Il Paese si propone di vaccinare contro il coronavirus tutti i turisti in arrivo con il suo Cuba Sovereign 02, attualmente alla terza fase di sperimentazione. La proposta
Vacanza a Cuba con vaccino. Sembra il titolo di un improbabile film ma è invece una ipotesi più che mai vicina alla realtà.
Il Paese si è infatti proposto di vaccinare contro il coronavirus tutti i turisti in arrivo con il suo Cuba Sovereign 02, attualmente verso la terza fase di sperimentazione e - secondo ultime statistiche - ormai quasi pronto per approvazione e distribuzione.
L’ultima fase di test partirà a marzo e sarà condotta dall’Istituto Finlay, con il monitoraggio dell’Organizzazione mondiale della sanità. Secondo Vicente Vérez, direttore dell’Istituto Finlay, il farmaco ha finora mostrato “una potente risposta immunitaria”, elemento confermato diverse volte anche dall’agenzia statale Prensa Latina, che ne ha evidenziato anche la lunga durata dell’immunità:
“Induce una sorta di ’memoria a lungo termine’ della risposta immunitaria che, oltre a produrre anticorpi, li fa durare nel tempo”.
Cuba: nel pacchetto vacanze è compreso il vaccino
Il direttore dell’Istituto Finlay, che sta sviluppando il vaccino, ha insistito molto sull’ipotesi di vaccinare i turisti, evidenziando come si tratti di una mossa che mira “all’interesse della salute globale”.
Ma non sono mancate accuse di ’commercializzazione’ del vaccino e di voler puntare ad un vero e proprio business per meri scopi finanziari. Accuse fortemente smentite dallo stesso Vicente Vérez:
“Non siamo una multinazionale in cui lo scopo economico è la ragione numero uno, il nostro obiettivo è la salute pubblica”.
Secondo l’agenzia di stampa statale, il Finlay Institute si appresta a produrre 100 milioni di dosi, che soddisferanno sia le esigenze di Cuba che dei Paesi interessati all’acquisto del vaccino.
L’istituto Finlay ha confermato che si offrirà di vaccinare tutti gli stranieri in arrivo nel Paese che lo desiderino, come forma di sicurezza per chi arriva ma soprattutto per chi resta.
Al termine della terza fase di sperimentazione, che prevede il monitoraggio delle somministrazioni, sarà inoltre chiarito l’effettiva necessità di una terza dose, che secondo Vérez potrebbe indurre la “miglior risposta immunitaria”.
Cuba è emersa durante questa pandemia come nazione che vanta un’elevata preparazione del personale medico, al punto che medici cubani sono stati inviati anche in Italia per aiutare a combattere l’emergenza sanitaria.
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