Ospite da Lilli Gruber, la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa fa chiarezza sul nuovo DPCM in arrivo: “Scoraggeremo ogni spostamento”
Sono ore frenetiche per il governo, alle prese con il nuovo Nuovo DPCM sul Natale in arrivo presumibilmente tra stanotte e la mattinata di domani.
E proprio mentre si attende l’ufficialità e il dettaglio sulle imminenti misure, è la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, ospite da Lilli Gruber ad Otto e Mezzo, a cercare di portare chiarezza sul quadro normativo pronto a entrare nella quotidianità degli italiani.
Chiarezza che arriva in primis sulle tempistiche, visto che Zampa specifica fin da subito come molti aspetti siano tuttora in discussione, e l’approdo del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri arriverà probabilmente a notte inoltrata se non addirittura domani. Si conferma probabile, su tutto, l’arrivo di un divieto degli spostamenti tra regioni dal 21 al 6 gennaio.
DPCM Natale, Zampa conferma la linea del rigore
Una linea del rigore quella ribadita dalla sottosegretaria Zampa, fino a pochi istanti fa ospite da Lilli Gruber alla trasmissione Otto e Mezzo di La7.
Ogni commento e replica della sottosegretaria sembrano andare molto vicino a una conferma delle 3 zone sul territorio, gli spostamenti limitati e un rispetto del coprifuoco alle 22 come già anticipato, sebbene con un’apertura alla messa di natale ma anticipata.
L’intento, ha chiarito, è quello di “scoraggiare ogni spostamento” , vietato fuori regione se non per motivi di estrema necessità, anche in quel caso però da indicare all’interno dell’autocertificazione se coinvolge zone rosse e arancioni.
Resta probabile che nei giorni del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio saranno limitati anche gli spostamenti all’interno degli stessi comuni, anche se - ha chiarito Zampa - “due congiunti che abitano in regioni diverse ma gialle e partono prima del 20 dicembre potranno vedersi”. Mentre la linea finora anticipata sembra condurre verso un divieto degli spostamenti tra regioni dal 21 al 6 gennaio.
Confermate quindi le anticipazioni del ministro Speranza oggi in Parlamento, che facevano riferimento a limitare il più possibile i contatti non indispensabili tra le persone.
Per il resto, ancora diversi i temi in discussione, tra i quali il nodo residenza-domicilio per quel che riguarda le limitazioni nei rientri e l’attenzionatissima questione scuole, sulla quale però i commenti di Zampa sono parsi più che mai orientati verso un ritorno da datare a dopo le festività, e non al 14 dicembre come in un primo tempo preventivato:
“Le scuole superiori potrebbero riaprire a metà dicembre, le discussioni da questo punto di vista sono ancora in corso. Per me sarebbe meglio aprirle a gennaio, è opportuno prima progredire nei risultati, perché non possiamo ancora dire che abbiamo raggiunto l’obiettivo”.
Sul numero di persone riunite, nessun numero preciso pronunciato dalla sottosegretaria, che ha solo ribadito l’invito a non invitare nessuna figura esterna al cerchio familiare.
Apertura invece per quel che riguarda la messa di natale, che può esserci ma - ha precisato - rispettando il coprifuoco delle 22, e quindi con un inizio che non può andare oltre le 20,30 considerando una durata della funzione che supera l’ora e le operazioni di rientro.
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