Danimarca riapre grazie al Green Pass: le differenze con quello italiano

Mario D’Angelo

21/04/2021

È un’app digitale e chi mente non rischia il carcere. Ecco cosa permette di fare il CoronaPas danese, fattore chiave per l’allentamento delle misure anti-Covid del Paese scandinavo.

Danimarca riapre grazie al Green Pass: le differenze con quello italiano

La Danimarca è stato il primo Paese europeo ad annunciare un certificato verde per permettere agli immunizzati e ai negativi al Covid-19 di viaggiare e usufruire di determinati servizi. Il cosiddetto CoronaPas entra in vigore a partire da mercoledì 21 aprile e rappresenta un deciso passo avanti sul fronte riaperture per il Paese scandinavo.

La misura è stata inserita anche nella bozza del nuovo decreto Covid del Governo Draghi, e sarà introdotta in Italia a partire dal 26 aprile. Il passaporto Covid è voluto direttamente dall’Europa, che vorrebbe vederlo implementato in tutti i Paesi membri.

È visto da Bruxelles come il modo di uscire dal lockdown prima dell’estate, con una campagna vaccinale che non è andata esattamente come previsto. Vediamo, nello specifico, come funziona e cosa prevede il CoronaPas danese e quali sono le differenze con il certificato verde italiano.

CoronaPas e Certificato Verde: le differenze

Le condizioni per ottenere un passaporto Covid in Danimarca sono le stesse che in Italia: fornire prova di aver effettuato un test negativo entro le 72 ore, un certificato di vaccinazione o prova di essere guariti dalle due alle 12 settimane prima.

La differenza è che il green pass danese è un’applicazione digitale del telefono chiamata MinSundhed (La mia salute) collegata al sistema di identificazione dello Stato, ma può essere anche in forma cartacea come in Italia.

Nei primi giorni di avvio dell’applicazione ci sono stati dei rallentamenti a causa dell’alto numero di richieste, ma adesso la situazione sembra essersi stabilizzata. A partire dal mese prossimo, MinSundhed sarà sostituita da un’app più avanzata.

Altra differenza importante con l’Italia: secondo la bozza del nuovo decreto, la falsificazione può comportare il carcere, mentre in Danimarca si rischia soltanto la multa.

Cosa permette di fare il Green Pass in Danimarca

Il CoronaPas a partire da mercoledì è necessario per entrare in saloni di parrucchieri e studi di tatuaggi, cinema e teatri, piscine e palestre, stadi, ristoranti e bar. Non è richiesto per l’ingresso nei negozi. Già da tempo ha permesso la riapertura degli zoo, consentendo quindi alle famiglie di visitarli.

Come altri Paesi scandinavi, la Danimarca è riuscita contenere la seconda ondata e a condurre una campagna vaccinale rapida, fattori che hanno permesso al Governo di pensare serenamente a riaprire in sicurezza.

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