Il disegno di legge per malattia e infortunio dei liberi professionisti si ferma in Commissione giustizia del Senato per la proroga dei termini stabiliti per la presentazione dei nuovi emendamenti ora fissati al prossimo 8 gennaio 2021. Vediamo cosa prevede.
Il Ddl sulla malattia e l’infortunio per i liberi professionisti a che punto è? Continuano i lavori sul testo che prevede il differimento dei termini, in caso di malattia o anche infortunio dei professionisti titolari di partita Iva iscritti agli ordini, degli adempimenti presso la Pubblica Amministrazione per conto dei clienti.
Sono stati riaperti i termini per la presentazione degli emendamenti, termini che scadranno il prossimo 8 gennaio. Il Ddl sulla malattia e l’infortunio del libero professionista tornerà a essere discusso in Commissione giustizia del Senato dopo le vacanze di Natale, sebbene lo stesso ordine dei commercialisti abbia chiesto tempo fa di non far slittare i lavori parlamentari.
Il Ddl malattia e infortunio per i liberi professionisti ordinisti, come commercialisti, ma anche avvocati per esempio, è a prima firma del senatore di Fratelli D’Italia Andrea De Bartoli. Con la deroga alla presentazione degli emendamenti al prossimo 8 gennaio il disegno di legge per la malattia e infortunio dei liberi professionisti verrà votato in sede deliberante nel primo mese del prossimo 2021.
Ddl malattia e infortunio liberi professionisti: cosa prevede
Il Ddl per malattia e infortunio dei liberi professionisti cosa prevede? Il disegno di legge ripropone lo stesso testo che era stato presentato nella precedente legislatura e che l’emergenza Covid, che ha messo in difficoltà anche i liberi professionisti iscritti agli ordini, rende ancora più urgente.
In particolare l’obiettivo è quello evitare, si legge nel testo, che circostanze come un grave incidente, infortunio quindi, una malattia o comunque la stessa morte del libero professionista, che vanno a impedire il rispetto delle scadenze per alcuni adempimenti con scadenze perentorie, ed evitare che la mancata osservanza delle stesse possa ricadere sui clienti, con sanzioni o danni e di conseguenza sul lavoratore. Questo può verificarsi per esempio per i commercialisti o con gli avvocati. Pertanto il nuovo Ddl per malattia e infortunio chiede la possibilità di deroga alle scadenze suddette. Come si legge nel testo che introduce gli articoli dello stesso:
“Nella situazione attuale, infatti, una larga platea di liberi professionisti sono av versi a curarsi, in quanto considerano che il periodo di riposo derivante dalla degenza possa danneggiare il proprio lavoro con il rischio di perdere clientela e, di conseguenza, subire danni economici in termini di guadagni.”
Il nuovo disegno di legge sulla malattia e l’infortunio dei liberi professionisti si pone l’obiettivo di evitare quanto sopra evidenziato.
Deroga termini in caso di malattia e infortunio dei professionisti
La deroga dei termini in caso di malattia e infortunio del libero professionista viene richiesta anche in caso di ricovero ospedaliero o intervento chirurgico come si legge all’articolo 1.
Si chiede pertanto che le scadenze previste nei 30 giorni successivi al verificarsi di un evento, che il libero professionista deve rispettare per il proprio cliente, siano sospese. Ai commi 3 e 4 dell’articolo 1 del testo che riportiamo di seguito si legge:
“I termini relativi agli adempimenti di cui al comma 1 sono sospesi a decorrere dal giorno del ricovero in ospedale o dal giorno d’inizio delle cure domiciliari fino a quarantacinque giorni dopo la dimissione dalla struttura sanitaria o la conclusione delle cure domiciliari. La disposizione di cui al presente comma si applica per periodi di degenza ospedaliera o di cure domiciliari non inferiori a tre giorni. Gli adempimenti sospesi in attuazione del presente articolo devono essere eseguiti entro il giorno successivo a quello di scadenza del termine del periodo di sospensione.”
Non solo in caso di ricovero, malattia, incidente grave o decesso, ma lo slittamento dei termini disposto nel disegno di legge si applica anche alle libere professioniste in caso di interruzione di gravidanza oltre il terzo mese o parto prematuro.
Per maggiori dettagli occorrerà attendere il nuovo testo del disegno di legge per malattia e infortunio dei liberi professionisti con gli emendamenti presentati e quelli che saranno poi approvati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA