Il Decreto sicurezza è legge, la Lega esulta e fa la ola

Elisabetta Scuncio Carnevale

28/11/2018

Il Decreto sicurezza è stato approvato in via definitiva dalla Camera. La Lega e Salvini ora puntano alla Legittima Difesa

Il Decreto sicurezza è legge, la Lega esulta e fa la ola

Con 396 voti favorevoli e 99 contrari, la Camera approva in via definitiva il Decreto sicurezza.

Ad accogliere l’esito della votazione, dai banchi della Lega, una ola e un lungo applauso. Nessuna reazione da parte dei 5 Stelle. A inscenare una protesta sono stati invece Pd e LeU: i deputati della minoranza hanno indossato maschere bianche sul volto.

Il testo, che aveva già incassato il via libera del Senato, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale diventerà legge.

Decreto sicurezza, l’ok della Camera. Per Salvini giornata memorabile

Il cavallo di battaglia della Lega diventa legge. Il Decreto sicurezza, tanto amato dal vicepremier Matteo Salvini, passa alla Camera che, in serata, approva il testo. A esprimere parere positivo, oltre alla Lega e al M5S, i due partiti di centrodestra FdI e FI.

“Sono felice, è una giornata memorabile”, il commento del leader del Carroccio che, rispondendo ai giornalisti sul voto favorevole degli ex alleati, ha aggiunto:

“Sono soddisfatto che sia rimasto qualche reduce di sinistra che pensa che l’immigrazione clandestina non sia un problema e che la sicurezza sia un tema di destra quando è un tema di tutti”.

Non si è fatto attendere il tweet del presidente del Consiglio Giuseppe Conte:

“Un altro pezzo del contratto di governo è stato realizzato. Abbiamo assunto precisi impegni di fronte agli italiani e continueremo a rispettarli. Proseguiamo così”.

I punti principali del Decreto sicurezza

Il Decreto sicurezza abroga il permesso di soggiorno per motivi umanitari che sarà sostituito da permessi speciali temporanei. Saranno concessi solo per sei tipologie di motivi: problemi di salute di particolare gravità; calamità nel paese d’origine; atti di valore civile; vittime di tratta; violenza domestica e grave sfruttamento.

Gli stranieri potranno essere trattenuti nei Centri di permanenza per il rimpatrio fino a 180 giorni, 90 in più rispetto al passato. I migranti in attesa di espulsione potranno essere trattenuti in altre strutture e i richiedenti asilo negli hotspot.

Chi si rende responsabile dei reati di violenza sessuale, lesioni gravi, rapina, violenza a pubblico ufficiale, mutilazioni sessuali, furto aggravato, traffico di droga, furto in abitazione, anche non aggravato, si vedrà revocato lo status di rifugiato o della protezione sussidiaria. Ci saranno più fondi per i rimpatri. La cittadinanza viene revocata ai condannati per reati di terrorismo.

Al sistema Sprar avranno accesso solo i titolari di protezione internazionale e minori non accompagnati. Si allungano i tempi per la concessione della cittadinanza, passando da 2 a 4 anni. Per ottenerla bisognerà conoscere l’italiano. Braccialetto elettronico per gli imputati per reati di maltrattamenti in famiglia e stalking.

Anche la polizia municipale sarà dotata di pistole a impulsi elettrici. Il Daspo per le manifestazioni sportive si estende agli indiziati di terrorismo e quello urbano si potrà applicare nei presidi sanitari e in aree destinate a mercati, fiere e spettacoli pubblici.

Chi occupa immobili rischia da 2 a 4 anni. La legge introduce il reato di esercizio molesto dell’accattonaggio fino a 3 anni se si impiegano minori e sanzioni più severe per i parcheggiatori abusivi: fino a un anno di carcere.

I sindaci potranno limitare gli orari di vendita degli esercizi commerciali interessati da “fenomeni di aggregazione notturna”. Dopo il Decreto Sicurezza, la prossima iniziativa, targata Lega, al vaglio del Parlamento, sarà la Legittima Difesa.

“Dopo il #DecretoSalvini, arriverà in Parlamento la nuova legge sulla Legittima Difesa. Io sto con chi si difende, entrare con la violenza in casa o nel negozio altrui, di giorno o di notte, legittima l’aggredito a difendere se stesso e la sua famiglia. La mia solidarietà al commerciante toscano, derubato 38 volte in pochi mesi: conti su di noi”,

ha commentato sui social Salvini, schierandosi con il gommista toscano che, la scorsa notte, ha sparato e ucciso un ladro nella sua azienda, e ora è indagato per eccesso di legittima difesa.

Iscriviti a Money.it