Def: Quota 100 e Flat tax, per Salvini non si torna indietro

Elisabetta Scuncio Carnevale

07/04/2019

Il ministro dell’Interno ribadisce la posizione della Lega e sui provvedimenti cari al Carroccio insiste: Quota 100 e Flat tax saranno nel Def

Def: Quota 100 e Flat tax, per Salvini non si torna indietro

La Flat tax sarà inserita nel Def, mentre su Quota 100 non si torna indietro.

A ribadirlo è il vicepremier Matteo Salvini che, dal Vinitaly, replica ai 5 Stelle, ricordando agli alleati come questi provvedimenti siano inseriti nel Contratto di governo e, anche solo per questo motivo, inderogabili.

Quota 100 e Flat tax nel Def, per Salvini nessun passo indietro

L’obiettivo della Lega è più ambizioso: la strada intrapresa con Quota 100 è sì transitoria, ma punta ad arrivare a Quota 41. Salvini insiste e ribadisce agli alleati la posizione del Carroccio: su Quota 100 e Flat tax non si tornerà indietro e quest’ultima sarà inserita nel Documento di economia e finanza. Il commento arriva dopo le dichiarazioni del viceministro all’Economia, Laura Castelli (M5s) che, nel replicare alle polemiche degli imprenditori, aveva messo in discussione la validità di Quota 100, etichettandola come una “misura transitoria e migliorabile”, attuata provvisoriamente per valutarne gli effetti.

“Mi chiedo come si possa essere contrari al ricambio generazionale. Aprire spazi di lavoro ai giovani è ciò che conta. Quota 100 ha nel suo obiettivo più importante quello di aprire spazi di lavoro stabile per i giovani quindi mi rifiuto di pensare che ci sia qualcuno contro i giovani che iniziano a lavorare”,

ha ricordato Salvini a Verona, commentando le parole del vice di Tria.

Il decretone. Leggi il testo completo

Su Flat tax ha poi aggiunto che si attiverà affinché venga espressamente citata nel Def, che il governo sta per varare la prossima settimana, perché “non serve a Salvini, ma agli italiani”.

Intanto, dall’esecutivo c’è la necessità di accelerare sul Def. Il documento sarà portato all’attenzione del Parlamento entro martedì prossimo e a Bruxelles entro la fine di aprile. Interpellata sulle cifre però Castelli non ha voluto sbilanciarsi:

“Dare i numeri ora non sarebbe il caso perché il governo è di fronte a un Paese frenato in maniera molto forte. Per fortuna gli italiani hanno mandato al governo persone che pensano a ricette diverse, facendo ripartire gli investimenti.”

Proprio il Def è stato anche al centro di un incontro tra il ministro Giovanni Tria e il commissario Ue Valdis Dombrovskis. Tria ha assicurato che, sul rispetto delle regole europee di bilancio, la posizione dell’Italia è in linea con quella della Commissione.

Ma sull’argomento, continuano le divergenze di opinione tra Lega e 5 Stelle, come emerge dai botta e risposta tra il leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Sul tema screzi quest’ultimo non vuole alimentare polemiche. Con l’idea che i panni sporchi si lavino in famiglia, Salvini annuncia ai giornalisti una sorta di silenzio stampa, almeno fino alle prossime elezioni europee:

“da qui al 26 maggio parlerò solo di cose da fare e mi riprometto di non rispondere a nessuna polemica o a nessuna vera o presenta sui quotidiani. Io bado ai fatti e mi cucio la bocca”.

La resa dei conti si farà nelle urne.

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