È il giorno dei conti per Deutsche Bank: nel secondo trimestre forte aumento dell’utile netto rispetto allo stesso periodo del 2020.
Oggi Deutsche Bank, uno dei maggiori Gruppi bancari mondiali, ha svelato i conti relativi al secondo trimestre. A spiccare, tra i numeri snocciolati dall’istituto guidato da Christian Sewing, c’è soprattutto l’utile netto, arrivato negli ultimi tre mesi a 828 milioni di euro, in crescita esponenziale rispetto ai 60 milioni dello stesso periodo del 2020 e sensibilmente aldilà delle stime degli analisti di 506 milioni.
Deutsche Bank svela i conti del secondo trimestre
Il dato, tuttavia, segna un passo indietro rispetto al trimestre precedente, quando grazie all’attività del business di investment bank - che ha rallentato nell’ultimo esercizio - l’utile netto di Deutsche Bank si era attestato a quota 908 milioni. Sempre per quanto riguarda il periodo aprile-giugno, l’utile netto attribuibile agli azionisti è stato di 692 milioni, dato che si confronta con i -77 milioni del 2020 e i 328 milioni del consensus.
Scendono invece a 75 milioni gli accantonamenti per perdite sui crediti, -90% dai 761 milioni dello scorso anno - il dato più alto degli ultimi dieci anni sull’onda della pandemia e del consequenziale rischio di insolvenza di famiglie e imprese - e sotto le stime degli analisti che si attendevano un accantonamento di 174 milioni.
Lieve calo dei ricavi per Deutsche Bank
Sul fronte dei ricavi, invece, Deutsche Bank ha registrato un lieve calo, 6,24 miliardi contro i 6,29 miliardi dello scorso anno. I numeri sono comunque superiori al consensus di 6,03 miliardi. «I nostri utili lordi di 1,2 miliardi nel secondo trimestre dimostrano che siamo sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo di un return on tangible equity dopo le tasse dell’8% il prossimo anno», ha commentato Sewing.
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