Deutsche Boerse: perquisiti gli uffici, frode nel trading di azioni?

Luca Fiore

27/08/2019

La magistratura tedesca ha disposto perquisizioni negli uffici di Deutsche Boerse per raccogliere elementi su una frode chiamata “cum-lex”. Vediamo di cosa si tratta.

Deutsche Boerse: perquisiti gli uffici, frode nel trading di azioni?

Nell’ambito di un’indagine su uno schema di trading fraudolento, la magistratura tedesca ha disposto perquisizioni negli uffici di Deutsche Boerse. È quanto riporta l’agenzia Reuters citando l’ufficio della procura di Colonia.

In particolare, oggetto delle perquisizioni sono gli uffici della controllata Clearsteam.

Indagine Deutsche Boerse: cosa è il “cum-ex”

Deutsche Boerse, ha detto un portavoce, “sta collaborando con le autorità”. Le indagini, iniziate nel 2013 e che riguardano sia i clienti sia lo staff, si concentrano su una pratica ribattezzata “cum-ex”.

Il “cum-ex” si realizza tramite la compravendita di azioni nel periodo imminente lo stacco del dividendo e il rimborso fiscale della tassa sui guadagni di capitale.

Indagine Deutsche Boerse: “cum-ex” in dettaglio

Tramite il “cum-ex” si ottiene la restituzione dell’imposta sui guadagni di capitale anche se questa non è mai stata pagata.

Volendo fare un esempio, un fondo di investimento incarica un broker o una banca d’investimento di acquistare azioni alla vigilia del pagamento del dividendo.

L’operazione non è registrata immediatamente, dato che le azioni acquistate vengono consegnate dopo qualche giorno (quando il provento è già stato pagato dalla società).

Dato che erano state ordinate ad un prezzo, diminuito nel frattempo per lo stacco della cedola, le azioni danno diritto ad un risarcimento da parte del venditore di una somma equivalente al dividendo.

Le imposte sul pagamento compensativo, pari a quelle cui è soggetto il dividendo originale, dovrebbero essere trattenute dal venditore che, se domiciliato fuori dalla Germania, non ha questo obbligo.

Presentando una dichiarazione in cui si attesta che le deduzioni sono state pagate, l’acquirente dei titoli può chiedere alle autorità tedesche il rimborso di una tassa mai corrisposta.

Indagine Deutsche Boerse: azioni in rosso

I magistrati ipotizzano che tramite il “cum-lex-“ le autorità tedesche potrebbero aver ingiustamente rimborsato miliardi di euro di imposte mai corrisposte.

Al momento le azioni Deutsche Boerse segnano un rosso dell’1,1% a 129,8 euro. Il saldo trimestrale evidenzia un +5% mentre rispetto a 12 mesi fa le azioni Deutsche Boerse avanzano dell’11,6%.

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