In vista del vertice di governo, Luigi Di Maio intervistato da Radio Cusano chiede alla Lega di accelerare i tempi sul salario minimo e sul taglio dei parlamentari.
Chi lo ha detto che il Movimento 5 Stelle, dopo il ribaltamento dei rapporti di forza nel paese a seguito delle elezioni europee dello scorso 26 maggio, è ora ormai asservito alle volontà della Lega?
Senza dubbio adesso il Carroccio avrà più spazio nella maggioranza gialloverde, visto che a breve ci dovrebbe essere un rimpasto di governo con diversi ministeri che dovrebbero diventare targati Lega, ma i pentastellati vogliono comunque ribadire quelle che per loro sono le priorità da mandare avanti.
Se da una parte Matteo Salvini fin dall’immediato post voto ha chiesto un’accelerazione sulla riforma delle autonomie e sulla Flat Tax, adesso è Luigi Di Maio che in vista del vertice di governo rilancia su alcuni cavalli di battaglia 5 Stelle.
Intervistato da Radio Cusano, Di Maio chiede quindi che la Lega possa dare il suo via libera al salario minimo ma anche al taglio dei parlamentari, con la riforma che prevede la sforbiciata di 345 tra deputati e senatori che deve essere completata entro l’estate.
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L’agenda di governo per Di Maio
Dopo che nelle ultime settimane il Movimento 5 Stelle è stato un po’ schiacciato dalla baldanza della Lega, rinvigorita dal successo alle elezioni europee, adesso i pentastellati vogliono provare a uscire dall’angolo e a incalzare gli alleati di governo su alcuni temi chiave.
L’occasione è l’atteso vertice di governo, alla presenza di Giuseppe Conte e dei due vicepremier, dove si parlerà di un eventuale rimpasto e di quelle che saranno le prossime priorità che i gialloverdi dovranno portare avanti.
Oltre ai temi economici che tanto stanno facendo discutere in questi giorni, Luigi Di Maio è pronto a portare sul tavolo anche due argomenti molto cari al popolo grillino: il salario minimo e la riforma del taglio dei parlamentari.
“Stasera parlerò del salario minimo perché la legge è pronta - ha dichiarato Di Maio a Radio Cusano - mi aspetto che la Lega ritiri gli emendamenti che provano a fermare il salario minimo”.
Quanto al taglio dei parlamentari, per il leader del Movimento 5 Stelle la riforma “ad agosto deve essere completata”, con tanto di “345 parlamentari che dalla prossima legislatura non ci saranno più”.
L’auspicio del pentastellato è quindi che “ stasera non si creino scontri tra Salvini, Di Maio e Conte”, visto che “per troppo tempo abbiamo parlato di spread e non di imprenditori che si sono suicidati, 700 dal 2012, tante persone che non riesco a fare più la spesa, questa è l’economia reale contro l’economia finanziaria”.
Se dal punto di vista delle poltrone qualcosa i 5 Stelle dovranno per forza cedere alla Lega, l’obiettivo di Di Maio adesso però sembrerebbe essere quello di non farsi schiacciare per quanto riguarda l’immediata agenda di governo, incalzando il Carroccio su temi molto sentiti dai cittadini come per esempio quello del taglio dei parlamentari.
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