In occasione della Festa della Donna, i dati Eurostat ci portano a riflettere. Sono 1 manager su 3 in Italia e in Europa è donna.
Le donne nel ruolo di manager continuano ad essere relegate ad una percentuale svilente per il genere femminile. Solo una donna su tre ricopre un ruolo manageriale in azienda a livello europeo secondo il report 2019 pubblicato per l’occasione della Festa della Donna da Eurostat, l’istituto di statistica dell’Unione Europea.
Su una totalità di 9,4 milioni di posizioni manageriali ricoperte all’interno dell’Unione Europea, 3,4 milioni (36%) sono quelle occupate dalle donne, mentre la quota restante - ben 6 milioni (64%) - vede gli uomini occuparsi dei ruoli dirigenziali.
Presenza femminile bassa anche all’interno dei consigli di amministrazione delle maggiori società quotate nelle borse europee: se in Italia le donne nei cda sono il 36%, nell’UE la percentuale scende pericolosamente al 27%, appesantita dalle basse presenze di quote rosa in Estonia, Grecia e Malta.
Le donne rappresentano, dunque, poco più di un quarto dei membri dei consigli di amministrazione nell’UE (27%) e meno di un quinto dei dirigenti (17%) nel 2018. Nonostante le donne siano all’incirca la metà di tutti i lavoratori dipendenti all’interno dell’Unione, continuano ad essere schiacciate da una quota sottorappresentata tra le posizioni da manager.
Donne manager, Italia in coda alla classifica dell’Eurostat
L’Italia è pericolosamente tra i fanalini di coda della classifica dei Paesi europei con più donne manager.
Nel Belpaese sono il 29%, stessa percentuale per Repubblica Ceca, Danimarca e Paesi Bassi. Fanno peggio solamente il Lussemburgo (15%) e Cipro (23%).
Il Paese più virtuoso è la Lettonia (56%), dove le manager donne superano addirittura il numero dei dirigenti uomini.
Buono il numero di donne italiane nei cda di società quotate
L’Italia, d’altra parte, può vantare il secondo posto in classifica dei Paesi con il più gran numero di donne all’interno di consigli di amministrazione.
Insieme alla Svezia, l’Italia ha il 36% di quote rosa tra i cda delle maggiori aziende quotate; fa meglio solo la Francia, con un alto 44%.
Sul fronte medio europeo, poco più di un quarto (27%) dei membri del consiglio di amministrazione è donna, colpa delle basse percentuali di Estonia (8%), Grecia (9%), Malta (10%), Cipro, Lituania e Romania (11%).
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