Per l’Oms entro due mesi la metà dei cittadini in Europa potrebbe risultare positiva al Covid: la colpa sarebbe tutta della variante Omicron, ma in Spagna e Regno Unito si inizia a parlare di endemia.
“A questo ritmo, l’Institute for Health Metrics and Evaluation prevede che oltre il 50% della popolazione della Regione (l’Europa n.d.r) sarà infettata da Omicron entro le prossime sei-otto settimane”.
Parole queste di Hans Kluge, il direttore dell’Oms in Europa, che sono state pronunciate durante la sua ormai consueta conferenza stampa che si è tenuta rigorosamente online.
Anche in meno di due mesi secondo Kluge la metà del totale della popolazione europea potrebbe risultare positiva al Covid, vista l’incredibile diffusione in tutto il Vecchio Continente della variante Omicron.
Del resto di recente in Europa, ma anche negli Stati Uniti, Omicron ha fatto registrare livelli di contagio mai raggiunti durante le precedenti ondate. Un allarme questo dell’Oms che arriva proprio nel momento in cui da Cipro arriva la scoperta di una nuova mutazione, denominata Deltacron, che sarebbe una sorta di unione tra le due varianti attualmente in circolazione.
leggi anche
Nuova variante Deltacron: «Quasi tutti i contagiati sono in ospedale». Quello che c’è da sapere
La variante Omicron in Europa
Come emerso dagli studi finora condotti, la variante Omicron sarebbe molto più contagiosa rispetto alla Delta ma meno virulenta, anche se in Italia oltre ai nuovi casi sono in aumento pure i ricoveri e i decessi.
Il sentore è che nel nostro Paese come nel resto d’Europa il virus ormai circoli in maniera incontrollata, tanto che l’epidemiologo Carlo La Vecchia ha stimato come in questo momento un italiano su dieci sarebbe positivo al Covid.
In Spagna e nel Regno Unito invece sono convinti che Omicron sia quella “svolta” che ormai attendiamo da due anni, tanto che il primo ministro iberico Pedro Sanchez ha dichiarato di voler chiedere all’UE che il Covid venga trattato al pari di una normale influenza stagionale.
Naturalmente questa è la grande speranza di tutti noi visto che, stando ai calcoli fatti dall’Oms che appaiono molto realistici, se Omicron non dovesse dimostrarsi meno pericoloso come ipotizzato, visti i ritmi del contagio in Europa potremmo andare incontro a una catastrofe sanitaria ben peggiore rispetto a quella che stiamo vivendo da ormai due anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA