Il vaccino agli adolescenti (12-15 anni) è sicuro: è arrivato il via libera dell’EMA per il Pfizer-BioNTech, “efficacia paragonabile a quella rilevata nella fascia di età tra 16 e 25 anni”.
Quanto è sicuro vaccinare gli adolescenti?
L’EMA ha dato l’ok per la somministrazione dei vaccini agli adolescenti e lunedì si attende l’ormai scontata approvazione dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco). Nel frattempo, Moderna ha annunciato che la percentuale di efficacia e sicurezza nella fascia 13-17 anni pari al 100%.
L’Italia - e l’Europa tutta - attendeva con ansia la decisione dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) riguardo alla possibilità di somministrare il vaccino Pfizer anche alla fascia 12-15 anni. “Un giudizio arriverà il 28 maggio”, spiega il Ministro della Salute Roberto Speranza, così da dare il via alle vaccinazioni degli adolescenti. Puntuale l’EMA ha dato il suo responso: sì, vaccinare gli adolescenti è sicuro, e “l’efficacia è paragonabile a quella rilevata nella fascia di età tra 16 e 25 anni”.
L’ipotesi di vaccinare gli adolescenti, in particolare i maturandi che si apprestano a riunirsi nelle scuole per l’Esame di Stato, non è solo importante per la campagna vaccinale, ma è una mossa strategica per la lotta al Covid.
Vaccini: quali sono gli effetti sui giovanissimi (dai 12 anni in su)
In Italia il 7,5 per cento della popolazione si dichiara no vax. Le motivazioni sono varie e alcune ben radicate nella storia recente del nostro paese. Il dato confortante da tenere in considerazione è quanto questa percentuale, raccolta da diverse agenzie, si stia scontrando con la realtà della pandemia e con la voglia di tornare alla normalità degli italiani.
Con gli ottimi risultati della campagna vaccinale ottenuti finora, non era difficile immaginare il momento nel quale anche i giovanissimi (12-15 anni) sarebbero stati i nuovi soggetti della campagna vaccinale.
Roberto Speranza, Ministro della Salute, durante il Question Time alla Camera, ha spiegato che, con le nuovi dosi a disposizione entro giugno, sarà possibile estendere le vaccinazioni alle altre generazioni. Questo sarà possibile dal momento che sia l’EMA che la Food and Drug Administration (Fda, ovvero l’ente regolatorio del farmaco statunitense) hanno dato l’ok al vaccino Pfizer-BioNTech per la fascia di età compresa tra i 12-15 anni.
Intanto, Moderna dichiara che l’efficacia del suo vaccino per i più giovani è stimata al 100% e lo stesso vale per la sicurezza se vengono somministrate entrambe le dosi.
Entrambe le case di produzione dei vaccini hanno condotto delle sperimentazioni. Pfizer ha annunciato che, su 2.260 adolescenti tra i 12 e i 15 anni, il vaccino ha dimostrato un’efficacia del 100 per cento. Anche Novavax (vaccino non basato sull’rna messaggero) ha dichiarato un’efficacia dell’89,3 per cento sulla sperimentazione compiuta su tremila ragazzi tra i 12 e 17 anni.
Perché dobbiamo vaccinare gli adolescenti
Mancano poche settimane all’Esame di Stato (16 giugno) e oltre le incertezze date da un anno scolastico svolto in DAD, non manca il timore del contagio prima, durante e dopo lo svolgimento delle prove orali.
Le Regioni si stanno organizzando per vaccinare in tempo tutti gli studenti maturandi e i professori non ancora immunizzati. Da oggi nelle scuole è possibile prenotare il vaccino, che sarà suddiviso nelle due iniezioni a distanza di tre settimane l’una dall’altra. Guido Bertolaso, coordinatore e consulente della Lombardia, ha annunciato che dal 2 giugno, data simbolica, avranno inizio le vaccinazioni per i cittadini tra i 16 e i 29 anni.
Anche dal Lazio arrivano buone notizie. Nicola Zingaretti ha dichiarato che la vaccinazione ai maturandi si può fare. Saranno 70 gli hub dedicati alla somministrazione dei vaccini nei giorni 1, 2 e 3 giugno, riporta l’Ansa. “È giusto pensare a ragazzi e ragazze che hanno di fronte questa prova, dopo due anni difficili anche per lo studio e la vita sociale”, scrive su Twitter l’ex segretario dem.
Dopo i maturandi sarà il turno di tutti gli altri giovani. Supportati da un costante rifornimento di vaccini, settembre potrebbe essere il mese nel quale mettiamo il punto alla pandemia? Per ora gli italiani vaccinati sono il 15% della popolazione (che hanno completato il ciclo vaccinale), con 28.382.984 milioni di dosi somministrate. A giugno è previsto l’arrivo di altre 20 milioni di dosi.
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