Ecco dove finiscono le auto Diesel riacquistate da Volkswagen - VIDEO

Luca Secondino

5 Aprile 2018 - 12:17

Negli Stati Uniti sono chiamati i cimiteri delle automobili Diesel, enormi depositi a cielo aperto delle vetture riacquistate dal colosso Volkswagen.

Le auto Diesel stanno iniziando una curva discendente che forse le porterà a ridursi drasticamente nei prossimi anni: tutto è iniziato dal Dieselgate che ha coinvolto Volkswagen nel 2015, poi l’ondata di scandali e la crescente offerta elettrica e ibrida hanno portato diverse case automobilistiche a decidere di abbandonare i motori a gasolio.

Le maggiori città europee hanno poi fissato la data in cui i motori Diesel non potranno più circolare e i consumatori sono in bilico tra nuove motorizzazioni e le offerte di alcune case che propongono nuove automobili a gasolio per rinnovare il parco macchine.

Negli Stati Uniti, dove da alcuni anni il Diesel è calato incredibilmente, Volkswagen ha dovuto riacquistare i modelli dei propri clienti in seguito allo scandalo Dieselgate: il risultato sono degli enormi “cimiteri” di auto Diesel sparsi per il Paese.

Volkswagen e i depositi delle auto Diesel

Per le restrizioni sulle emissioni fissate da Obama - e ora parzialmente annullate da Trump - e per i ripetuti scandali che hanno coinvolto le case automobilistiche tedesche, negli Stati Uniti il Diesel è rapidamente passato di moda.

Dal 2015, Volkswagen è stata obbligata a riacquistare dai propri clienti ben 300.000 automobili Diesel con il sistema che falsava i valori delle emissioni di NOx in fase di test.
Quello che è stato chiamato defeat device ha causato multe e ingenti perdite al gruppo di Wolfsburg di circa 25 miliardi di dollari, oltre al ritiro dalle strade delle automobili coinvolte, che da solo è costato 8 miliardi.

Tra auto ricomperate e demolite, la somma sale a 335.000 mezzi, suddivisi in 37 aree sul territorio degli Stati Uniti e del Canada. Tra questi un vecchio impianto produttivo in Minnesota e uno stadio in disuso a Detroit.

Auto Diesel in stanby

Nel raggio più ampio, il Diesel è una motorizzazione in stanby: molte case vi rinunceranno in poco tempo, altre invece non desistono e sono pronte a proporre nuovi motori più puliti di quelli vecchi oltre a soluzioni di elettrificazione ibrida gasolio/elettrico.

In un discorso più ridotto, ma che si collega alla situazione globale dei motori Diesel, anche Volkswagen lascia le sue auto in stanby: quelle parcheggiate nei depositi attendono di essere rimesse in commercio una volta che la casa automobilistica avrà ottenuto il via libera a rinnovarle con nuovi sistemi capaci di rispettare i limiti sull’inquinamento.

Iscriviti a Money.it