Elezioni Israele: quale impatto sui palestinesi?

Violetta Silvestri

18 Settembre 2019 - 16:07

Aspettando il risultato del voto, analizziamo le conseguenze per i palestinesi del prossimo governo israeliano.

Elezioni Israele: quale impatto sui palestinesi?

In attesa dei risultati finali delle elezioni in Israele, ci si chiede quale possa essere l’impatto sui palestinesi del nuovo governo. Il testa a testa tra il premier Netanyhau e l’ex Capo di Stato Maggiore Gantz sembra poco appassionante per i palestinesi. Frustrati e disillusi, non credono in alcun cambiamento di rotta. Nemmeno con l’arrivo al governo dell’alleanza Bianca e Blu di Gantz.

Cosa pensano i palestinesi delle elezioni in Israele

Lo stato d’animo dei palestinesi nei confronti delle elezioni israeliane è pressoché unanime: avvilimento nel vedere allontanarsi ogni - seppur fioca - possibilità di allentare la politica di annessione israeliana. Per questo, quando Netanyhau nella sua campagna elettorale ha dichiarato di voler prendere il controllo sulla Valle del Giordano se rieletto, l’affermazione ha fatto più scalpore a livello internazionale che nei territori della Palestina.

Nulla di nuovo: questo è quanto hanno ripetuto i palestinesi dopo aver ascoltato i discorsi del Premier Netanyhau. L’impatto delle elezioni in Israele, per loro, non sarà affatto dirompente. Sono anni, infatti, che il Governo israeliano porta avanti con determinazione la politica degli insediamenti in territori palestinesi, anche se illegali per il diritto internazionale.

La vittoria del Premier uscente, quindi, e la sua eventuale intensificazione delle annessioni territoriali, non preoccupa affatto chi è già costretto a subire l’arroganza israeliana. Ormai, infatti, nelle colonie controllate da Israele le condizioni economiche stanno peggiorando e spesso i palestinesi vedono anche i loro terreni agricoli coltivati dagli israeliani. Il senso di usurpazione da parte di Israele è totale per chi è costretto a vivere nelle città sotto il suo controllo.

Poco cambierebbe per i palestinesi se le elezioni in Israele portassero al governo la formazione politica di Gantz. Impegnato soprattutto nella lotta personale contro il rivale Netanyhau - attaccato per le accuse di corruzione - il generale ha più volte ribadito la volontà di continuare la politica di annessione territoriale. Anzi, dinanzi alla presentazione del piano di occupazione da parte di Netanyhau, Ganz ha sottolineato che quella è stata sempre la sua linea politica. Lo spirito degli accordi di Oslo del 1993 - nella parte che prevede la negoziazione sullo status dei territori in Cisgiordania - andrebbe completamente perduto.

Le elezioni in Israele porteranno nuova violenza con i palestinesi?

Le conseguenze per i palestinesi delle elezioni in Israele non possono che essere, dunque, negative, stando alla cinica lettura del voto dei cittadini della Palestina. L’unanime visione della politica di occupazione di Ganz e Netanyhau, infatti, rende quasi impossibile la riapertura dei negoziati.

L’analisi delle elezioni, inoltre, tiene conto anche della particolare situazione che sta vivendo il Medio Oriente. Il tema della sicurezza nazionale per Israele è sempre più prioritario, considerando il vento nemico che si sta rialzando dall’Iran.

In nome della difesa del proprio Stato e appoggiati da Trump, i vincitori delle elezioni in Israele non potranno che intensificare il nazionalismo territoriale. D’altronde le maggiori formazioni politiche che si stanno contendendo i seggi alla Knesset provengono dalla destra, più o meno radicale.

Tutto fa pensare che, sulla scia della legge su Israele patria degli ebrei del 2018 e delle ultime demolizioni di case palestinesi a Gerusalemme est a luglio, il nuovo governo sarà come quelli precedenti per gli arabi della Palestina. Ai quali non restano che rassegnazione, rabbia e insoddisfazione. Che potrebbero, però, trasformarsi in violenza da parte delle frange più radicali di Hamas.

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# Iran

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