Esame avvocato 2019: le sentenze civili più importanti per la prova scritta

Isabella Policarpio

05/12/2018

Mancano pochi giorni alle prove scritte dell’esame di avvocato 2018. Ecco le sentenze fondamentali della Cassazione civile per affrontare la prova dell’11 dicembre.

Esame avvocato 2019: le sentenze civili più importanti per la prova scritta

In vista della prova scritta di diritto civile, abbiamo raccolto alcune delle sentenze civili della Corte di Cassazione più significative del 2018. Queste sentenze hanno per oggetto:

  • il danno alla persona;
  • la responsabilità extracontrattuale;
  • la famiglia e le successioni;
  • i contratti e le obbligazioni;
  • il condominio e i diritti reali.

Le prove scritte dell’esame di avvocato 2018 si terranno presso le sedi delle Corti d’Appello di ogni capoluogo di Regione l’11, il 12 e il 13 dicembre, e riguarderanno:

  • un parere motivato di diritto civile;
  • un parere motivato di diritto penale;
  • un atto giudiziario in una materia a scelta tra penale, privato e amministrativo.

Andiamo a vedere gli argomenti delle sentenze civili più rilevanti della Cassazione civile del 2018.

Sentenze in materia di danno alla persona

Per affrontare in maniera ottimale la prova scritta di diritto civile è necessario conoscere e studiare le sentenze della Corte di Cassazione del corrente anno in ambito di danno alla persona.

Senza dubbio, molto importante è la sentenza n. 9196 del 13 aprile 2018 nella quale la Corte ha approfondito il rapporto tra danno morale e danno esistenziale: per la Cassazione i due tipi di danno rientrano nel danno non patrimoniale ma sono categorie distinte che non vanno sovrapposte.

Altra decisione di rilievo riguarda invece il danno da morte immediata: con la sentenza n. 22451 del 27 settembre 2018 la Cassazione civile ribadisce quanto già dichiarato nel 2015, ovvero che il danno da morte immediata conseguente ad un sinistro non è trasmissibile agli eredi.

Per quanto riguarda il danno esistenziale, segnaliamo la sentenza n. 21059 della Cassazione civile, sezione III, del 19 ottobre 2018 dove ne vengono delineati i contorni, facendo chiarezza rispetto alla confusione della giurisprudenza precedente.

Sentenze in materia di responsabilità extracontrattuale

Riguardo la responsabilità extracontrattuale ex articolo 2043 del Codice civile ci sono state diverse sentenza rilevanti.

Per esempio la sentenza n. 23163 del 27 settembre 2018 che si esprime in merito alla possibilità o meno per il cittadino di chiedere il risarcimento all’Amministrazione finanziaria quando ha subito un danno dall’omessa informazione dei requisiti per ottenere dei benefici economici.

Altra sentenza degna di nota è la n. 11591 del 14 maggio 2018 in cui la Corte di Cassazione sancisce che la Pubblica Amministrazione non è sempre responsabile dei danni provocati da animali randagi, anche se si trovano nel suo territorio di competenza; l’Amministrazione è responsabile solo se l’attore ne prova la condotta colposa.

Di notevole interesse è poi la sentenza n. 11272 del 10 maggio 2018 dove la Corte Suprema ha respinto la richiesta di risarcimento danni verso lo Stato da parte di un fumatore incallito che aveva contratto un tumore. La sentenza in questione è utile per chiarire il concetto di “autoresponsabilità” del soggetto danneggiato.

Sentenze in materia di famiglia e successioni

In materia di diritto di famiglia segnaliamo la sentenza n. 18287 dell’11 luglio 2018 sul calcolo dell’assegno di mantenimento.

Qui la Corte a Sezioni Unite ha stabilito che il giudice deve tener conto di molteplici fattori (non solo del tenore di vita dei coniugi prima del divorzio), cioè: del contributo fornito dall’ex coniuge richiedente alla formazione del patrimonio comune, della durata del matrimonio, delle potenzialità reddituali del richiedente nonché della sua età.

In merito all’assegnazione della casa coniugale, la sentenza n. 10927 del 7 maggio 2018, precisa che l’assegnazione della casa coniugale non esonera l’assegnatario dal pagamento delle spese connesse al suo utilizzo (nel caso di specie la tassa per lo smaltimento dei rifiuti).

Passiamo ora all’argomento successioni: la Cassazione con la sentenza n. 20722 del 13 agosto de 2018 ha stabilito che la donazione è revocabile per ingratitudine quando il donatario manifesta un sentimento di disistima delle qualità morali e non rispetta la dignità del donante.

Sentenze in materia di contratti e obbligazioni

Sui contratti e sulle obbligazioni ci sono state diverse sentenze degne di nota. Ricordiamo la sentenza n. 25668 del 15 ottobre 2018 sulla facoltà di recesso delle parti.

Secondo la Corte, la presenza di un termine al contratto preclude la facoltà di recesso solo se viene dimostrata che l’intenzione delle parti, con l’apposizione del termine, era nel senso di escludere la possibilità di scioglimento del contratto prima della scadenza pattuita.

La Corte si è anche espressa in materia di indennizzo da parte della Pubblica Amministrazione con la sentenza. 16793 del 26 giugno del corrente anno e ha stabilito che quando un professionista svolge una prestazione in favore della P.A. ha diritto all’indennizzo anche se quest’ultima non riconosce la concreta utilità del suo intervento.

Sentenze in materia di condominio e diritti reali

Qui segnaliamo due sentenze della Corte di Cassazione: la n. 23754 del 1 ottobre 2018 dove la Corte è stata chiamata a decidere sul risarcimento del danno non patrimoniale dovuto ai condomini da parte di un ristoratore, in questo caso ai condomini è stato riconosciuto il diritto al risarcimento anche se le immissioni non superavano i limiti previsti; la n. 884 del 16 gennaio 2018 nella quale la Corte ha riconosciuto anche in capo al proprietario di un singolo posto auto scoperto il diritto al godimento degli spazi in comune, in quanto condomino a tutti gli effetti.

Per quanto riguarda la seconda prova scritta, rimandiamo al nostro articolo dove è possibile trovare le sentenze penali più importanti per affrontare la prova d’esame del 12 dicembre.

Correzione delle prove scritte

Ricordiamo che lo scorso 13 novembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’elenco degli avvocati che faranno parte della Commissione e delle sottocommissioni per la correzione e valutazione dell’esame.

Le sottocommissioni sono 27 e sono istituite presso le Corti d’Appello dei capoluoghi di Regione. Gli avvocati chiamati a far parte delle sottocommissioni esaminatrici possiedono il requisito dell’iscrizione all’albo speciale degli avvocati cassazionisti, e hanno fornito una dichiarazione scritta che attesta la mancanza delle ipotesi di incompatibilità con il ruolo ricoperto.

La lista completa dei nomi della Commissione centrale e delle sottocommissioni si trova sul sito ufficiale del Ministero delle Giustizia www.giustizia.it.

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