Agli italiani basterebbe un milione, però ci sono le questioni previdenza e istruzione che mitigano
Un vecchio adagio recita: «il denaro non è tutto, però aiuta».
Uno dei desideri più reconditi dell’uomo è infatti quello di essere, o comunque diventare, ricchi. Ma «essere ricchi» cosa significa veramente?
Negli USA è uscita la «Charles Schwab’s annual Modern Wealth», un sondaggio somministrato a 1000 americani per capire la percezione di ricchezza, soprattutto tra fasce di età diverse. Ne emerge che più si è vecchi e più ne servono per sentirsi dei piccoli «Paperone»: 2,6 milioni di dollari tra i 55 e 73 anni mentre di milioni ne basta uno per i più giovani.
Italiani vogliono essere sempre più ricchi…
Queste cifre, se applicate al tessuto italiano, andrebbero considerate sulla base di diversi fattori.
«Il costo della vita nelle grandi metropoli USA è decisamente più alto rispetto alle nostre Milano e Roma con un salario medio di 58mila dollari contro un italico 32mila dollari, ma vivere in Italia è più conveniente per altri motivi come la previdenza e l’istruzione, costi che sono a carico dello Stato, qualcosa di impensabile per gli americani», ha chiarito Edoardo Fusco Femiano, market analyst di eToro.
…però i grandi patrimoni scendono
Possiamo quindi dire che il mitico “milione” (in euro) sia la soglia psicologica che fa sentire ricco un italiano, sebbene buona parte di questa ricchezza è spesso investita nel mattone, un asset però destinato ancora a scendere di valore.
La stessa figura del private banker è sempre più rara: abbassata la soglia di entrata negli ultimi anni per poter avere l’attenzione di un banchiere personale, oggi i risparmiatori fanno sempre più da soli, mentre il private banker è tornato a essere un consulente solo per quelli davvero ricchi.
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