Potrebbe essere Giancarlo Giorgetti il commissario designato dall’Italia per l’UE: Matteo Salvini lo vorrebbe al Commercio, ma l’Europa lo potrebbe bocciare oppure assegnare a un incarico meno prestigioso.
Che i rapporti tra l’Italia e l’Europa non siano in questo momento dei migliori è cosa nota, specie adesso che è stata aperta una procedura d’infrazione, ma a breve la situazione se possibile potrebbe anche peggiorare.
Messe alle spalle le elezioni europee di fine maggio, adesso a Bruxelles sono in corso le machiavelliche trattative per eleggere la nuova governance dell’Unione: oltre al presidente della Commissione Europea e della Bce, ogni Paese membro esprimerà un proprio commissario.
Il governo gialloverde a breve quindi dovrà decidere chi designare, con il nome di Giancarlo Giorgetti che nelle ultime ore sembrerebbe essere in pole position dopo l’outing di Matteo Salvini a riguardo.
Il leader della Lega vorrebbe il suo braccio destro con una delega di peso, come quella al Commercio dove si occuperebbe anche degli accordi sui rimpatri dei migranti, ma il fatto che i gialloverdi a Bruxelles non sono visti di buon occhio potrebbe far naufragare il tutto.
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Giorgetti a Bruxelles? C’è l’Europa da convincere
Nonostante l’exploit alle elezioni europee nel nostro paese, la Lega nel prossimo Parlamento Europeo prenderà posto tra i banchi dell’opposizione. Se consideriamo poi che anche il Movimento 5 Stelle non farà parte della maggioranza, i gialloverdi in questo momento sono in sostanza tagliati fuori dalle grandi manovre per la spartizione delle poltrone.
Per legge però l’Italia, come tutti gli altri Paesi membri, dovrà esprimere un proprio commissario che, all’interno della governance dell’Unione Europea, svolge un ruolo simile a quello dei nostri ministri.
Con il prossimo presidente della Commissione Europea che invece sarà una sorta di premier dell’UE, spetterà a questo poi scegliere la propria squadra tenendo conto delle indicazioni provenienti dei vari Stati membri.
Se nelle scorse settimane si era fatto il nome del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, adesso il governo starebbe pensando a indicare il sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti come commissario designato.
Naturalmente l’incipit viene dalla Lega, che ora fa la parte del leone all’interno della maggioranza carioca dopo le europee, con Matteo Salvini che davanti alla platea della Confcommercio ha fatto intendere che la sua volontà è proprio quella di mandare a Bruxelles il suo fidato braccio destro.
Anche se fuori dalla maggioranza, l’Italia però è sempre un pezzo da novanta all’interno dell’Unione e per questo il governo vorrebbe chiedere l’assegnazione di una delega importante come quella del Commercio, dove oltre ai dazi il commissario si occuperebbe anche degli accordi per i rimpatri dei migranti.
L’ultima parola a riguardo però spetterà al prossimo presidente della Commissione Europea, che potrebbe porre un veto sulla figura di Giorgetti in quanto esponente della Lega che al momento non è vista di buon occhio a Bruxelles. In più il sottosegretario non è molto conosciuto in Europa.
A riguardo c’è anche un precedente per il nostro paese. Nel 2004 il governo Berlusconi indicò Rocco Buttiglione come commissario designato alla Giustizia, ma poi non venne nominato a causa di alcune sue frasi ritenute omofobe.
Il governo quindi potrebbe essere costretto a cambiare nome, magari scegliendo un tecnico invece che un esponente di partito, oppure dovrebbe accontentarsi di un commissario non di primo piano che sarebbe un ulteriore schiaffo all’Italia in un momento delicato vista la procedura d’infrazione pendente.
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