La F1 arriva a Monza per il Gran Premio d’Italia. Leclerc partirà in pole position, seguito da Hamilton e Bootas. Quarto Vettel, polemico con il compagno di squadra.
A distanza di sette giorni dalla gara di Spa - dominata da Leclerc su Ferrari ma funestata dalla morte di Anthoine Hubert - per la Formula 1 c’è un altro appuntamento di quelli storici: sul circuito di Monza è di scena il Gran Premio d’Italia, ed è facile prevedere che l’entusiamo per la vittoria del monegasco al GP del Belgio contagi i tifosi ferraristi.
Tribune del circuito brianzolo gremite e tinte di rosso? Lo vedremo nei prossimi giorni, con l’inzio delle prove di venerdì 6 e di sabato 7 e poi con la gara, in programma domenica 8 settembre. Le aspettative sono tante vista la competitività dimostrata dalla Ferrari, capace di tenere testa alla Mercedes in quanto a velocità su un circuito tecnico e veloce come quello di Spa-Francorchamps.
È stato lo stesso Hamilton ad ammettere che la Ferrari è molto veloce, e c’è da scommettere che in Mercedes stiano prendendo le adeguate contromisure visto che Monza è un tracciato sul quale la velocità di punta è importante tanto quanto la capacità di percorrere rapidamente curve e chicane.
L’obiettivo del Cavallino è non ripetere l’esito della gara dell’anno scorso: con Vettel vincitore la settimana prima a Spa fu Hamilton ad aggiudicarsi la tappa italiana della F1, segnando l’inzio del “digiuno rosso” appena interrotto da Leclerc. Ferrari porterà l’ultima evoluzione dalla sua powertrain, per cercare ulteriore velocità sul lunghi rettifili brianzoli.
GP Italia 2019: i risultati delle qualifiche
Charles Leclerc bissa la pole di Spa scattando dalla prima posizione anche a Monza. In un finale di Q3 caotico - con tutte le vetture scese in pista a due minuti dalla bandiera a scacchi - il monegasco riesce a sfruttare la scia offerta da Sebastian Vettel, ma forse “furbescamente” tenta di restituirla quando è troppo tardi, con il tedesco che alle sue spalle prende in pieno la chiusura delle qualifiche. Vettel, polemicamente, ha fatto notare la cosa.
Vettel partirà quindi dalla quarta posizione, dietro le Mercedes di Lewis Hamilton e Vallteri Bottas. Alle spalle del tedesco si sono piazzati Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg su Renault, poi Carlos Sainz (McLaren) e Alexander Albon (Red Bull). Chiude la top ten Kimi Raikkonen, andato a sbattere nel Q3 prima di riuscire a completare il giro veloce.
Nel Q2 rimasti fuori dalla lotta per la pole durante la seconda manche Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), beffato per appena due millesimi proprio da Raikkonen, Kevin Magnussen (Haas), Daniil Kvyat (Toro Rosso), Lando Norris (McLaren) e Pierre Gasly (Toro Rosso). Eliminati invece nel Q1 Romain Grosjean (Haas), Sergio Perez (Racing Point) e le Williams di George Russell e Robert Kubica.
Niente qualifiche per Max Verstappen, dal momento che il pilota olandese della Red Bull sarebbe comunque partito dal fondo della griglia - come Gasly e Norris - avendo deciso di montare la quarta power unit della stagione.
GP Italia 2019: le date e gli orari TV
Il Gran Premio d’Italia 2019 sarà trasmesso in diretta da Sky Sport F1 da TV8. Questo è il calendario del week end e gli orari TV:
Venerdì 6 settembre:
- Prove libere 1: 11.00 - 12.30 - diretta su Sky Sport F1
- Prove libere 2: 15.00 -1 6.30 - diretta su Sky Sport F1
Sabato 7 settembre:
- Prove libere 3: 12.00 - 13.00 - diretta su Sky Sport F1
- Qualifiche: 15.00 - 16.00 - diretta su Sky Sport F1 e TV8
Domenica 8 settembre:
- Gara ore 15.10 - diretta su Sky Sport F1 e TV8
Formula 1 Gran Premio d’Italia 2019: il circuito di Monza
Monza è una di quelle piste che hanno fatto la storia dell’automobilismo, un vero e proprio “tempio della velocità” sul quale il rito della competizione motoristica si tiene da 97 anni. L’Autodromo Nazionale di Monza - chiamato
ora Monza Eni Circuit per ragioni di sponsorizzazioni - è stato inaugurato nel 1922, è il terzo autodromo permanente più antico al mondo, dopo quello di Brooklands (non più in uso) e quello di Indianapolis.
La costruzione dell’autodromo fu decisa nel gennaio del 1922 dall’Automobile Club di Milano per commemorare il venticinquesimo anniversario dalla fondazione. Inizialmente fu progettato una forma “ad otto”, giudicata troppo impattante sul parco. Si decise quindi di utilizzare gran parte delle vie preesistenti, limitando l’abbattimento degli alberi. Fu costruto in soli 110 giorni, un’impresa eccezionale per la quale furono mobilitati 3.500 operai, 500 carri e realizzata e perfino una ferrovia.
Inzialmente era costituito da due tracciati distinti: una pista stradale di 5.500 metri con sette curve, e un anello di alta velocità di forma ovale con due curve sopraelevate, lungo 4.500 metri. Il rettifilo di partenza era in comune. Negli anni è stato sopposto a molte modifiche, l’anello originario fu abattuto nel 1938 e ricostruto nel 1955, èer poi essere abbandonato definitvamente dopo la 1.000 km del 25 aprile 1969. Da allora è stato usato solo per rievocazioni storiche.
Il tracciato odierno è lungo 5,793 chilometri e caratterizzato da 11 curve. Si percorre in senso orario per 53 giri coprendo complessivamente una distanza in gara di 306,720 chilometri. Monza vanta la velocità media più elevata del Mondiale F.1, con il record registrato dal ferrarista Kimi Raikkonen nel 2018: 263,587 km/h. La media più alta in gara - 247,585 km/h - appartiene a Michael Schumacher nel GP del 2003.
Monza è la sede storica del Gran Premio d’Italia, disputatosi qui 80 volte sulle 88 totali. Dall’istituzione del Mondiale di Formula 1 nel 1950, solo l’edizione 1980 del GP d’Italia si è tenuta ad Imola. Dal 1949 al 1968 è anche stato sede del Gran Premio delle Nazioni del Motomondiale.
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