Il gruppo italo-americano ha deciso di rinnovare il centro prove Chelsea Proving Grounds, dove poter sviluppare i progetti di guida autonoma.
Anche FCA crede nella guida autonoma: sebbene con un notevole ritardo rispetto agli altri colossi dell’auto, il gruppo italo-americano ha deciso di adoperarsi in prima persona allo sviluppo di tecnologie di guida robotizzate, investendo 30 milioni di dollari per rinnovare uno stabilimento alle porte di Detroit che ospiterà le prove delle auto.
In realtà, Fiat Chrysler Automobiles si è avvicinata da tempo alla guida autonoma, soprattutto fornendo flotte di Chrysler Pacifica Hybrid ad Alphabet per il servizio taxi Waymo.
Ed è proprio con tech partner di questo livello che FCA sta portando avanti lo sviluppo di tecnologie, come annunciato lo scorso primo giugno al Capital Markets Day da Sergio Marchionne, prematuramente scomparso lo scorso 25 luglio.
FCA punta sulla guida autonoma
La notizia viene annunciata a ridosso della nomina ufficiale di Mike Manley alla guida del gruppo. FCA ha comunicato lo stanziamento di 30 milioni di dollari da investire in interventi che interesseranno un complesso industriale non lontano da Detroit, che sarà dedicato allo sviluppo delle tecnologie di guida autonoma.
Il Chelsea Proving Grounds è stato inaugurato nel 1954 e ora misura più di 16.000 metri quadri. Già utilizzato da Waymo, ora sarà il terreno di studio delle dinamiche nei veicoli “self-driving” della casa italo-americana.
La centralità dello stabilimento è stata confermata anche da Mike Manley e aiuterà FCA a rispettare le scadenze per la guida autonoma di livello 2 dal 2020, di livello 3 dal 2021 e di livello 4 dal 2025.
Il banco di prova
Avere uno spazio dove collaudare le proprie tecnologie prima di immetterle su una strada tra le auto dei cittadini è sicuramente un passo in avanti per FCA. Tutte le case automobilistiche ne dispongono e ne traggono beneficio, perché permette di lavorare con la calma del laboratorio in uno spazio aperto.
Nel nuovo stabilimento, FCA potrà provare le auto a velocità simili a quelle autostradali, quindi con una media di circa 55 miglia orarie, pari a 80 km/h e simili ai limiti americani.
A FCA torneranno utili sia la collaborazione con Waymo, che l’alleanza strategica con Bmw e non è quindi da escludere che i primi equipaggiamenti autonomi si troveranno sulla Chrysler Pacifica e sulle auto Jeep.
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