Farmaci a rischio cancro ritirati dal mercato: cosa sta succedendo in Gran Bretagna

E. C.

18/06/2021

L’MHRA ha ritirato diversi lotti di medicinali contenenti prodotti che aumentano il rischio di cancro nel tempo. Ecco cosa sta succedendo in Gran Bretagna.

Farmaci a rischio cancro ritirati dal mercato: cosa sta succedendo in Gran Bretagna

Un nuovo caso sta accadendo in Gran Bretagna e questa volta riguarda la distribuzione di farmaci nel commercio inglese.

Il caso potrebbe rivelarsi dannoso per molti cittadini inglesi che hanno fatto uso di questi farmaci e proprio per questo l’intervento è stato repentino. In merito, sono aperte le indagini.

In particolare, sono stati ritirati in maniera improvvisa dalla distribuzione diversi lotti di farmaci. Questi farmaci ritirati dal commercio erano infatti stati ritenuti a rischio per la popolazione, qualora assunti.

Pare che si trattasse di farmaci che erano stati contaminati da prodotti che aumentano il rischio di cancro negli anni. Vediamo in dettaglio che cosa sta succedendo adesso in Gran Bretagna.

Cosa sta succedendo in Gran Bretagna

La Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency - conosciuta anche con l’acronimo di MHRA - ha ritirato dal mercato diversi lotti di farmaci a rischio.

In particolare i lotti in questione sono: 31 lotti di medicinali contenenti Irbesartan e 2 lotti di medicinali contenenti Losartan a causa della loro ormai avvenuta contaminazione con una sostanza che aumenta la possibilità di contrarre il cancro nel tempo.

Il motivo dell’MHRA nel ritirare i lotti di farmaci

Il motivo del ritiro consiste esclusivamente in un fattore di prevenzione. Si è trattata a tutti gli effetti - come dichiara l’ente - di una misura attuata in via tutelativa per prevenire una possibile esposizione maggiore a sostanze che potrebbero portare alla produzione di qualche tipo di cancro nel decorrere del tempo.

Non vi sono prove reali, ad oggi, che il contatto con l’impurità abbia causato danni a pazienti, né che potrebbe causarne in caso di probabile contatto. Infatti, il richiamo avvenuto ha riguardato i lotti per farmacie e per grossisti di farmaci, non i singoli cittadini.

La quarantena

Ad ogni modo, al momento, è aperta un’inchiesta per capire perché i prodotti sono stati contaminati e anche quando è avvenuta la contaminazione.

L’ente ha già contattato tutti i titolari di licenze del Regno Unito interessati dalla distribuzione dei farmaci compromessi, chiedendo a ogni singolo negozio, distributore o altro luogo di vendita di mettere in quarantena le scorte interessate mentre l’inchiesta continua.

Le dichiarazioni dell’MHRA

A parlare a nome dell’MHRA è il medico June Raine, uno degli esponenti maggiori della Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency, il quale ha dichiarato che la sicurezza dei pazienti è fondamentale e che si colloca al primo posto per l’azienda.

La misura precauzionale - e la consequente indagine che precede in abbinamento di pari passo al ritiro dei lotti di farmaci - continuerà a essere la priorità per preservare la sicurezza di tutti i cittadini.

Poi, June Raine si è rivolto direttamente a quei cittadini che potrebbero essere entrati in contatto con i farmaci compromessi. In questo caso, ha raccomandato il direttore esecutivo dell’MHRA, è bene parlare col medico o col farmacista di riferimento prima d’interrompere ogni trattamento in modo improvviso. Il personale medico saprà certamente consigliare la via migliore d’azione.

Non è la prima volta che i farmaci vengono ritirati

C’erano stati altri ritiri di questi stessi farmaci dal commercio in passato, sempre a causa di un qualche agente che li aveva contaminati in modi diversi. In particolare, queste contaminazioni erano successe nel 2018 e nel 2019 e le inchieste che le riguardano sono tutt’oggi in corso.

L’MHRA è responsabile della regolamentazione di tutti i farmaci e dispositivi medici presenti sul suolo del Regno Unito. Perciò, anche per quanto riguarda questi due precedenti è stata sempre l’MHRA ad avere un ruolo chiave e a essere al centro delle indagini.

Argomenti

Iscriviti a Money.it