Fedez svela retroscena sulla donazione da €4,5milioni al San Raffaele

Leonardo Pasquali

25/05/2020

Fedez ha svelato un retroscena sulla donazione da 4,5 milioni di euro destinata all’ospedale San Raffaele per l’emergenza COVID-19. L’intenzione iniziale della coppia era devolvere la somma al Sacco, ma qualcosa è andato storto.

Fedez svela retroscena sulla donazione da €4,5milioni al San Raffaele

Fedez ha voluto far luce sulla vicenda della donazione per l’emergenza coronavirus all’ospedale San Raffaele di Milano.

Nelle fasi clue dell’epidemia in Italia, quando le terapie intensive del Nord Italia erano al collasso, il rapper e la moglie Chiara Ferragni hanno lanciato una campagna di raccolta fondi online per sostenere una delle strutture sanitarie in prima linea nella lotta alla COVID-19, arrivando a raccogliere la somma record di 4,5 milioni di euro.

Intervistato da Report nell’ambito dell’inchiesta L’affaire Covid (in onda lunedì 25 maggio su Rai3), Fedez ha raccontato come è nata la campagna di crowdfunding. In principio la scelta era ricaduta sul Sacco ma i contatti con il primario di Malattie infettive dell’ospedale, Massimo Galli, si sono interrotti dopo un primo botta e risposta. Cerchiamo di capire nel dettaglio quale sia stata la ragione che ha portato la coppia a cambiare idea.

Fedez e la donazione al San Raffaele: spunta retroscena inedito

A ridosso del lockdown in Italia, i Ferragnez si sono messi immediatamente al lavoro per sfruttare la loro visibilità e aiutare i medici che stavano lottando in prima linea contro l’epidemia di coronavirus.

Così, mettendo sul piatto la cifra iniziale di 100.000 euro, hanno fatto partire una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe, raggiungendo risultati incredibili. La campagna è diventata la più grande mai avviata in Europa e la sesta più grande dell’intero sito. La somma finale infatti ha raggiunto i 4 milioni e mezzo di euro poi donati all’ospedale San Raffaele di Milano per l’acquisto di attrezzature necessarie per triplicare l’offerta di posti letto in terapia intensiva e subintensiva. Le donazioni sono arrivate da circa 100 Paesi diversi.

Nel frattempo non sono mancate le polemiche, con l’indagine e la successiva denuncia da parte del Codacons nei confronti del rapper milanese dopo la scoperta di commissioni ingannevoli proprio sul sito utilizzato per la raccolta fondi. Dal battibecco tra Fedez e l’avvocato Carlo Rienzi è scaturita la procedura legale contro il primo per i reati di diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e istigazione.

Critiche sono piovute anche per il fatto che la donazione è stata inviata a un ospedale privato: il San Raffaele fa parte infatti del gruppo San Donato. Fedez ai microfoni di Report ha voluto rivelare un retroscena finora rimasto nascosto.

La somma raccolta sarebbe dovuta finire in realtà a un altro ospedale milanese: il Sacco di Milano. Queste le sue parole in merito:

“Il Sacco ci sembrava il più in prima linea. Avevamo già tutto pronto poi abbiamo contattato il professor Massimo Galli (primario di Malattie infettive dell’ospedale, ndr) per capire come far arrivare i soldi ma la conversazione non è andata come previsto. Ci disse: ‘Il modo per aiutarci non è offrirci del denaro ma darci forza lavoro, ci servono infermieri e dottori’. Ovviamente non potevamo dare una mano in questo senso. Dopo averlo ricontattato non ha mai più risposto, immagino fosse estremamente impegnato”

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