Dalla figura di San Giuseppe al ruolo di una giovane donna americana: origini, storia e tradizioni della Festa del Papà in Italia e nel mondo. Perché cade il 19 marzo e si mangiano le frittelle o le zeppole?
La Festa del Papà in Italia e nei Paesi a tradizione cattolica si festeggia il 19 marzo di ogni anno. Secondo la credenza popolare, infatti, il 19 marzo coincide con la data di morte di San Giuseppe, padre putativo di Gesù considerato simbolo della figura paterna.
Negli Stati Uniti, invece, il Daddy’s Day cade a giugno, mentre in Scandinavia il papà si festeggia a novembre. Tradizioni differenti che accomunano la celebrazione di una figura essenziale per ogni bambino: il papà.
In vista del 19 marzo 2021, scopriamo significato, origine e tradizioni della Festa del Papà e il motivo per cui nel mondo cade in date diverse.
Festa del Papà, perché il 19 marzo: origine e significato
In Italia la Festa del Papà è stata istituita nel 1968. Perché proprio il 19 marzo? Questa data non è casuale: secondo la tradizione cattolica, il 19 marzo del I secolo d.C. a Nazareth è morto a Giuseppe, sposo di Maria e padre legale di Gesù. Il 19 marzo, infatti, è San Giuseppe (il santo, come lavoratore, viene ricordato anche il 1° maggio).
Alcuni studiosi ritengono che le radici della Festa del Papà siano in realtà ben più profonde e legate alla tradizione romana. Il 19 marzo di ogni anno, infatti, i romani festeggiavano le baccanali, cioè una sorta di banchetti per i più poveri organizzati dalle donne dei paesi.
In ricordo della fuga di San Giuseppe dall’Egitto, dunque, le donne preparavano per quest’occasione delle frittelle, oltre al pane e alle zeppole da riporre sui banchetti.
Nel corso degli anni la connotazione religiosa ha perso piede a favore di feste più commerciali e meno legate alla tradizione cattolica. Fino al 1977, inoltre, la festività di San Giuseppe era considerata un giorno festivo, per poi essere abolito dalla legge italiana diventando un comune giorno feriale.
Tradizioni legate alla Festa del Papà
Non soltanto in Italia, ma in molti Paesi del mondo si tramandano delle tradizioni legate alla Festa del Papà.
In molte Regioni italiane, per esempio, in occasione del 19 marzo si è soliti consumare le frittelle o le zeppole di San Giuseppe di fronte a un falò che segna il passaggio dall’inverno alla primavera. In Francia, invece, i bambini sono soliti regalare ai loro papà una rosa rossa, mentre in Inghilterra i papà ricevono dai figli cioccolatini e biglietti di auguri. In Germania, infine, il Vatertag corrisponde alla giornata dell’Ascensione: ciò significa che i papà possono scatenarsi e divertirsi a bordo di alcuni carri trainati dai buoi.
In Russia si ricordano tutti i papà che hanno difeso la patria, mentre negli altri Paesi del mondo - compreso il nostro - questa giornata è dedicata a una figura essenziale per i più piccoli ma non solo. Il papà è considerato un riferimento nella vita di tutti i giorni, colui che ti prende per mano nei momenti più difficili e che ti insegna a confrontarti con la vita.
La Festa del Papà in Italia e nel mondo
Come l’Italia, anche la Spagna, il Portogallo e alcuni Paesi del Sud America celebrano la Festa del Papà il 19 marzo, mentre in altre zone del mondo la data è diversa.
Gli Stati Uniti, ad esempio, festeggiano la terza domenica di giugno, mentre i Paesi scandinavi (Norvegia, Svezia e Finlandia) celebrano la figura del papà la seconda domenica di novembre. In Russia, infine, la Festa del Papà si celebra il 23 febbraio in occasione del “Giorno dei difensori della patria”.
Il 19 giugno 1910, nella tradizione americana, una giovane donna, Sonora Smart Dodd, propose di festeggiare il papà dedicandogli una giornata particolare. La data non venne scelta a caso, ma coincise con il giorno del compleanno di suo padre, che aveva dato il suo contributo nella Guerra di Secessione americana. Il Presidente Johnson ufficializzò la festa nel 1966 e la fece coincidere con la terza domenica di giugno.
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