Fisioterapista: 5 regole per riconoscere quello vero dall’abusivo. In Italia, 100mila fisioterapisti senza i requisiti ma ci vogliono anni di studio per diventare un fisioterapista abilitato.
Quando si cerca un fisioterapista bisogna certamente evitare gli abusivi, che in Italia sono 100mila, il doppio di quelli veri. Ecco 5 regole per riconoscere il fisioterapista vero da quello abusivo.
Diventare fisioterapista è un lungo percorso di studio: bisogna conseguire una specifica laurea oppure si deve essere in possesso di uno dei titoli equipollenti. Scopriamo quali sono.
Come evitare i fisioterapisti abusivi
Per non incappare in uno dei 100mila fisioterapisti abusivi possono essere utili le seguenti 5 regole da applicare in occasione di un incontro preliminare, cioè prima di effettuare qualsiasi trattamento pratico:
- controllare il titolo di studio: laurea in fisioterapia o titolo equipollente;
- verificare che tale titolo sia stato ottenuto in Italia oppure che abbia conseguito un riconoscimento da parte del ministero della Salute;
- informarsi sull’eventuale iscrizione del professionista all’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI). L’iscrizione non è obbligatoria, ma se c’è è una buona garanzia;
- osservare se prima del trattamento viene richiesta della documentazione clinica. In caso contrario è lecito avere dei sospetti;
- chiedere che sia rilasciata la ricevuta fiscale della prima visita: i dati ivi riportati possono dare utili indicazioni per ottenere maggiori informazioni sul fisioterapista.
I titoli di studio del fisioterapista abilitato
Per diventare fisioterapista occorre il Corso di Laurea in Fisioterapia, che dura 3 anni. Il conseguimento della laurea è abilitante alla «professione sanitaria di fisioterapista».
Prima dell’istituzione di tale Corso, c’erano altri titoli di studio per diventare fisioterapista. Il ministero della Salute con il DM del 27 luglio 2000 ha stabilito quali di essi sono validi.
Sono titoli equipollenti al Corso di Laurea in Fisioterapia:
- fisiokinesiterapista;
- terapista della riabilitazione;
- tecnico fisioterapista della riabilitazione;
- terapista della riabilitazione dell’apparato motore;
- massofisioterapista (corso triennale).
Attenzione: nel 2011 è stata abrogata dal Senato col DDL 572-B l’equipollenza fra la laurea in Fisioterapia e quella in Scienze motorie, per cui i laureati in Scienze motorie non possono esercitare la professione di fisioterapista.
Il profilo professionale: cosa fa il fisioterapista abilitato?
Il fisioterapista abilitato lavora in collaborazione con il medico e/o con altre figure professionali sanitarie, oppure autonomamente, a diretto contatto con il proprio paziente.
Il fisioterapista valuta, pianifica ed effettua la terapia più adeguata per i traumi e le patologie delle diverse aeree della motricità.
Inoltre, come prescritto dal DM 741/94, egli
“opera per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali.”
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