Healthcare e innovazione tecnologica fanno bene al portafoglio

Alessandro Venuti

14 Dicembre 2018 - 10:44

Il 2018 si ricorderà come l’anno in cui tutte le principali asset class sono risultate in territorio negativo. Nell’attuale scenario economico e politico la diversificazione mantiene sempre un ruolo cruciale nel processo di investimento, ma ha bisogno di tempo per funzionare. In ottica di investimento sarà più opportuno privilegiare i settori che beneficeranno dell’espansione demografica e della nuova innovazione tecnologica

Healthcare e innovazione tecnologica fanno bene al portafoglio

Il 2018 è stato un anno complesso e all’insegna della volatilità. Circa l’89% delle asset class a disposizione quest’anno, per la prima volta dal 1901, sono in territorio negativo. Appare quindi evidente che qualsiasi strategia di diversificazione non ha funzionato come doveva.

“Nel 2017 la situazione si è mostrata esattamente contraria, solo l’1% delle asset class risultò negativo. È per questo motivo che bisogna guadagnare tempo.”, afferma Luciano Scirè, Head of Retail Distribution Italy di GAM Investment.

«Se per diversificare un portafoglio si è sempre puntato su asset che tradizionalmente sono meno rischiosi dell’azionario, come ad esempio i titoli governativi core o investment grade, prima del Qe la correlazione era inversa e permetteva una giusta diversificazione, mentre post Qe questa decorrelazione si è dimostrata sempre meno», spiega l’esperto di GAM.

La diversificazione funziona ancora?

Secondo l’esperto di GAM, “la diversificazione rimane ancora importante, ma ha bisogno di più tempo per funzionare”. L’asset allocation sarà sempre più importante dello stock picking nei prossimi anni e il focus degli investitori dovrà quindi essere concentrato sulla costruzione di portafogli diversificati, piuttosto che sulla selezione dei singoli titoli.

Tuttavia, nell’attuale scenario politico, che pesa molto di più che in passato e nell’attuale fase di normalizzazione della politica monetaria, la diversificazione ha bisogno di più tempo per dimostrarsi efficace.

Puntare sui big trend di mercato

L’innovazione digitale è il driver principale sulla quale si dovrebbero basare le proprie strategie di investimento nei prossimi anni, specialmente per i settori che ne beneficeranno maggiormente, come ad esempio l’Healthcare.

Secondo Christophe Eggmann, gestore e analista del settore Healthcare & Biotech per GAM Investment, è necessario focalizzare i propri investimenti su quelli che saranno i big trend di mercato, quali l’espansione demografica.

Si stima che nel 2050 la popolazione mondiale arriverà a 9,7 miliardi e le aspettative di vita sempre in aumento potrebbero favorire i settori biotech e farmaceutici, anche grazie all’applicazione dell’intelligenza artificiale e dei brillanti risultati che si stanno ottenendo tramite questa.

Inoltre, prosegue l’esperto di GAM, «nel lungo periodo il settore farmaceutico è correlato con il ciclo produttivo e investire in questo momento su questo comparto è la scelta più corretta dato che la fase di consolidamento non è ancora avvenuta.»

L’Health Care rimane il settore con il più alto potenziale tra quelli investibili perché si basa non solo sul trend demografico in crescita, ma anche sullo stesso valore intrinseco delle società che lo compongono sempre di più al passo con l’innovazione tecnologica. «Ma affinché questa rivoluzione continui ad espandersi lo spirito di innovazione non va smorzato.», conclude Christophe Eggmann.

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