Garante mutuo: requisiti, responsabilità, come sceglierlo

Antonella Ciaccia

29/07/2022

Il garante del mutuo è una figura che si impegna ad intervenire nel pagamento delle rate nel caso in cui il richiedente non riesca a saldarle. Scopriamo quali sono i requisiti per il fideiussore.

Garante mutuo: requisiti, responsabilità, come sceglierlo

Il mondo del lavoro, caratterizzato dalla sua precarietà e dall’aumento dei contratti atipici, ha causato molti ostacoli per accedere al credito bancario, soprattutto per i giovani.

Difficoltà che si riscontrano nella fase di richiesta di mutuo, quando tra i documenti da presentare alla banca è necessario dimostrare di percepire un reddito costante.

In assenza di tali requisiti, l’istituto di credito, per concedere il prestito, potrebbe chiedere al richiedente di ricorrere al sostegno di un garante, che il più delle volte è un genitore o un familiare.

Diciamo pertanto che a volte potrebbe occorrere una tutela in più per chi fa richiesta di un mutuo e che tale tutela tecnicamente viene detta garanzia; essa può essere di due tipi:

  • garanzia reale, che si realizza con l’offerta di qualcosa di materiale come garanzia. L’esempio più tipico è un immobile: se il richiedente ha un patrimonio immobiliare dal valore superiore all’importo richiesto, è facile che la banca non richieda l’intervento di un garante;
  • garanzia personale: in questo caso è un’altra persona, diversa dal richiedente, che si impegna a rispondere con il proprio patrimonio nel caso in cui il richiedente non dovesse riuscire a far fronte alle rate del mutuo.

In questa guida vedremo quali sono i requisiti del garante mutuo, quali sono le sue responsabilità e come sceglierlo in funzione dell’approvazione del prestito.

Ricorrere al fideiussore o garante del mutuo

Come detto, quando viene richiesto un mutuo per l’acquisto di un immobile, può essere necessario ricorrere ad un garante, una figura che in alcuni casi è indispensabile per l’ottenimento del finanziamento.

Il caso tipico si presenta quando il richiedente principale ha un reddito che non consente da solo di sostenere l’impegno che la rata di mutuo comporterà.

In questo caso la figura del garante o fideiussore può diventare fondamentale per raggiungere i requisiti minimi reddituali richiesti dall’istituto per concedere il prestito.

La banca vaglierà ogni caratteristica per valutare l’idoneità del garante a svolgere questo ruolo, e dunque, se utile ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di accedere al mutuo.

Chi è il garante mutuo: requisiti reddituali

Il garante, detto anche fideiussore, è solitamente una persona vicina al richiedente del mutuo. Egli firmerà il contratto di mutuo, accettandone tutte le condizioni e le clausole come se lo stesso e sottoscrivendo lui stesso.

Si impegna ad intervenire economicamente laddove il titolare del contratto non mantenesse l’obbligo di pagamento e si dichiara consapevole che, in caso, verranno a lui addebitati eventuali interessi di mora o sanzioni adeguate, in caso si rifiutasse di saldare per conto del suo garantito.

Questo significa che mutuante e garante hanno un ruolo simile dal momento della sottoscrizione del contratto di mutuo. Di fatto, entrambi sono responsabili nella stessa misura per l’ammontare del mutuo.

Molto spesso, gli istituti non riconoscono in questo ruolo i parenti come gli zii, i cugini e ancor meno le persone che non hanno un legame familiare con il richiedente, per quanto quest’ultimi, a volte, possano essere più affidabili dal punto di vista reddituale.

Il garante per eccellenza per quasi tutte le banche è il genitore, o al massimo il fratello o sorella, anche se questi ultimi, ipoteticamente di età vicina al mutuatario, potrebbero avere la necessità, prima o poi, di dover ricorrere a loro volta ad un prestito, e pertanto, verranno considerati con minore efficacia rispetto al padre o alla madre.

Garante mutuo: la storia creditizia

Per i motivi precedentemente elencati, la banca è obbligata ad effettuare indagini approfondite che toccano molti aspetti della vita del fideiussore, come:

  • l’età;
  • il patrimonio immobiliare;
  • la valutazione dei redditi per determinare la capacità di rimborso;
  • l’affidabilità economica e la storia creditizia.

Il merito creditizio è un elemento fondamentale per le banche, sia che si tratti del richiedente il mutuo, sia nel caso del garante mutuo.

L’istituto di credito, a tal proposito, autorizzato dallo stesso fideiussore, indagherà sul passato creditizio del garante interrogando le varie Centrali rischi e Sic per verificare i finanziamenti precedenti e quelli in corso siano sempre stati pagati regolarmente.

Garante mutuo: cosa controlla la banca?

Esaminata la storia creditizia del fideiussore, vediamo quali sono le principali caratteristiche che deve possedere il garante per essere idoneo e consentire l’accettazione del mutuo.

Il primo aspetto che viene considerato da parte della banca è la situazione reddituale del garante. A tal fine verrà valutata:

  • la consistenza del reddito. L’importo totale percepito verrà decurtato degli altri impegni finanziari e delle spese relative ad eventuali familiari a suo carico per determinare se la parte restante sia sufficiente a soddisfare le esigenze della banca in caso di difficoltà del mutuatario;
  • la stabilità lavorativa. Viene preso in esame il tipo di attività svolta, se il garante è lavoratore autonomo, libero professionista, pensionato o lavoratore dipendente. In quest’ultimo caso, si verifica anche l’affidabilità del datore di lavoro. In generale, l’analisi lavorativa è necessaria per determinare il peso economico delle sue entrate;
  • il patrimonio. Appare evidente che in fase di delibera della pratica di mutuo, la banca potrebbe considerare più affidabile un garante che possiede un patrimonio mobiliare o immobiliare importante rispetto ad un fideiussore con debiti o poca solidità economica.

A tal proposito è importante soffermarci su quest’ultimo punto e approfondire l’aspetto patrimoniale del garante.

Seppur la banca non intenda mettere ipoteche sugli immobili di proprietà del fideiussore, salvo accordi diversi tra le parti, l’istituto di credito osserverà con particolare attenzione gli immobili posseduti dal garante.

L’importanza di questo aspetto è da ravvisarsi nel fatto che se il beneficiario del mutuo dovesse risultare insolvente, e in quel momento il garante non avesse un reddito per sopperire alle rate, l’istituto di credito che ha erogato il mutuo avrebbe un patrimonio immobiliare da aggredire per soddisfare il proprio credito.

Anche se l’aspetto reddituale rimane certamente il fattore più decisivo per la valutazione di un garante mutuo, perché liquido e più facilmente esigibile, l’esistenza di beni complementari, come gli immobili di proprietà, riveste un ruolo importante per l’istituto bancario.

Garante mutuo: svantaggi per il fideiussore

È bene specificare che la garanzia prestata dal fideiussore è di natura personale. Pertanto, il garante, in caso di inadempienza del debitore principale, risponderà con l’intero suo patrimonio.

Inoltre, nel caso in cui nel contratto di mutuo fossero previsti più garanti, ognuno risponderà secondo la propria quota.

Abbiamo visto come il fideiussore sia una figura che può giocare un ruolo decisivo per l’ottenimento del mutuo, ma allo stesso tempo, ha degli evidenti svantaggi poiché se non risulta intestatario dell’immobile, come è tipico nei contratti di mutuo con fideiussione, non deterrà alcun diritto sull’immobile, né di possesso, né di proprietà e non potrà di fatto rivalersi sul mutuatario in caso di danno economico.

Età del garante alla scadenza del mutuo

Verificati i requisiti reddituali, patrimoniali e la storia creditizia del garante mutuo, l’istituto di credito che deve decidere se accettare o meno il fideiussore proposto dal mutuatario dovrà soffermarsi sui rischi bancari di far sottoscrivere una fideiussione ad una persona oltre certi limiti di età.

Ogni istituto di credito pone delle proprie soglie: la maggioranza delle banche stabilisce che l’età massima del garante non superi il limite di 75 anni alla scadenza del piano di ammortamento del mutuo.

Il limite di età del garante presuppone che il fideiussore resti in vita fino a quando il credito non sarà pienamente soddisfatto, per evitare che la banca perda la sua garanzia e sia costretta, in caso di morte, a rifarsi sugli eredi del fideiussore che hanno acquisito il patrimonio immobiliare del defunto. Ma di questo parleremo successivamente.

Cosa accade se il garante ha già prestato altre garanzie?

Nella valutazione della figura del garante, le banche, in genere, valutano l’esistenza di garanzie già prestate in passato.

Il caso più tipico si presenta quando, all’interno di un nucleo familiare, il padre o la madre abbiano già prestato la loro firma di garanzia ad un figlio e successivamente, anche il secondo figlio richieda il sostegno dello stesso genitore fideiussore.

In questo caso la banca dovrà valutare, oltre all’età del garante e al suo patrimonio immobiliare, la sua capacità di reddito per far fronte ai suoi impegni familiari, e allo stesso tempo, al sostentamento della prima e della seconda garanzia in caso di sopravvenuto inadempimento da parte di entrambi i figli.

Il genitore garante in questione, pertanto, dovendo intervenire in caso di insolvenza, dovrà avere un’entrata finanziaria tale da poter prestare un’idonea garanzia alla banca per entrambi i mutui.

Garante mutuo: cosa succede in caso di surroga

Nel caso in cui il mutuatario decidesse di trasferire il proprio debito dalla propria banca ad un’altra servendosi della surroga mutuo, di norma, gli attori presenti nel precedente contratto rimangono gli stessi.

Perciò il garante del vecchio mutuo sarà obbligato a firmare nuovamente la fideiussione del nuovo mutuo.

Tuttavia, se il mutuatario principale dimostrasse che i suoi redditi e le altre garanzie prestate sono sufficienti per giustificare un’uscita del garante, la nuova banca potrebbe prendere in considerazione di concedere il mutuo senza fideiussione.

In alcuni casi è possibile che il richiedente riesca nel corso degli anni a migliorare la propria situazione economica e patrimoniale e desideri sciogliere dal vincolo il garante.

In questo caso la banca valuterà nuovamente le garanzie offerte dal suo cliente, e se queste saranno sufficienti si potrà poi procedere con la surroga del mutuo.

La surroga, tuttavia, non è una modifica del mutuo in corso. Si tratta di un nuovo vincolo contrattuale che tiene conto degli importi già versati, e che formalmente estingue il mutuo precedente.

Sostituzione del garante mutuo

In alcune situazioni potrebbe accadere che la banca sia disponibile a sostituire il garante del mutuo nel caso che quest’ultimo abbia la necessità di uscire dal contratto, o sia logico che lo faccia.

Un esempio concreto potrebbe verificarsi quando marito e moglie che avevano acceso il mutuo si separino e il garante di chi cede la quota di proprietà dell’immobile all’ex coniuge chieda di essere estromesso dal contratto in quanto non ha più legami familiari o affettivi con il genero o la nuora.

L’istituto di credito potrebbe accettare il cambio del fideiussore in corso di ammortamento purché chi subentra offra garanzie reddituali e patrimoniali altrettanto solide, o migliori.

Mutuo e morte del garante: cosa succede agli eredi?

Nel corso del contratto di mutuo ipotecario, potrebbe accadere che il fideiussore che ha prestato la garanzia del prestito muoia.

In tale circostanza, tutti gli obblighi che il defunto si era assunto nel contratto di mutuo vengono trasmessi agli eredi. Ne consegue che, in caso di insolvenza del mutuatario, gli eredi dovranno rispondere direttamente della garanzia, sia con i mezzi propri, sia attraverso i beni che hanno ricevuto accettando l’eredità.

Obblighi del garante mutuo

Il ruolo del garante del mutuo è un impegno particolarmente gravoso perché chi se ne assume la responsabilità diventa di fatto un vero e proprio soggetto debitore nei confronti della banca che ha erogato il mutuo.

Questo significa che se il mutuatario non dovesse adempiere al pagamento di tutte le rate, la responsabilità ricadrà sul fideiussore, il quale dovrà rimborsare il debito non corrisposto.

In caso di inadempimento dunque, la banca potrà rivalersi sul mutuatario insolvente attraverso l’immobile ipotecato dallo stesso istituto, e se non dovesse bastare a recuperare la somma di quanto dovuto, anche sul garante e questo comporta un rischio sul suo reddito e sul suo patrimonio, fino al raggiungimento della quota del mutuo residuo.

Le valutazioni della figura garante del mutuo

Il garante di un mutuo deve valutare con la massima attenzione tutti i rischi a cui si sottopone verificando in prima persona la solvibilità del soggetto garantito, anche se soprattutto chiedendo allo stesso la visione degli estratti conto a dimostrazione del regolare pagamento dell’impegno.

Emerge dunque che la garanzia di un mutuo che può durare anche 30 anni dovrebbe essere concessa solo a soggetti verso i quali si ripone la massima fiducia, proprio come nel caso dei genitori nei confronti dei figli, o viceversa.

Nondimeno, un’altra implicazione di cui tenere conto, nel momento in cui si diventa garanti di un mutuo, è la possibilità di ottenere un prestito per sé stessi.

Anche se non è un debito contratto in prima persona, il fatto di offrire una garanzia personale sul mutuo di un’altra persona può rendere più difficile ottenere un prestito o un finanziamento.

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