Garanzia auto usata: come funziona, cosa copre e chi ne risponde

Andrea Tartaglia

21 Febbraio 2019 - 15:19

Facciamo chiarezza in merito alla garanzia auto usata: quando è obbligatoria, cosa copre e chi ne risponde? Vediamo come fare far valere i propri diritti.

Garanzia auto usata: come funziona, cosa copre e chi ne risponde

La garanzia auto usata è obbligatoria? Cosa deve fare un automobilista per far valere i propri diritti nel momenti in cui scopre un difetto? E per quanto tempo il suo acquisto deve essere tutelato? Sono solo alcune delle domande più frequenti che si pone chi si appresta ad acquistare una vettura d’occasione.

Molto spesso - però - queste domande se le pone chi ha già effettuato l’acquisto e si trova a dover gestire un problema saltato fuori dopo aver ritirato l’auto usata. Per evitare di fare passi falsi dettati dalla fretta, o di sbagliare acquisto fidandosi delle promesse fumose di qualche venditore smaliziato, vediamo cosa prevede la garanzia su una macchina usata venduta da un rivenditore.

Prima però una precisazione doverosa: stiamo analizzando il caso di un utente privato (consumatore) che acquista un’autovettura presso un venditore professionista (concessionario, autosalone, o commerciante). Diverso è il discorso della compravendita tra privati oppure dell’acquisto fatto presso un venditore professionista da una persona giuridica (azienda o partita IVA), che acquista l’auto come bene aziendale.

Garanzia auto usata: cosa prevede la legge

Se un consumatore acquista un’auto usata presso un rivenditore professionista ha diritto alla Garanzia Legale - o Garanzia di Conformità - per 24 mesi. E’ quanto prevede il Codice del Consumo, che tutela l’acquirente privato nel caso in cui emergano dei difetti inaspettati oppure dei quali non era stato messo a conoscenza prima dell’acquisto.

Il CdC prevede che la durata possa essere ridotta a 12 mesi, ma deve esserci l’accordo tra le parti e deve essere specificato nel contratto d’acquisto. E’ importante sottolineare che la Garanzia Legale non può essere esclusa o limitata - nemmeno con un accordo tra cliente e venditore - in quanto sarebbe una pratica vessatoria e quindi giuridicamente nulla.

Dal momento che la Garanzia Legale si applica a prescindere dalle intenzioni delle parti e non può essere limitata o esclusa, non c’è bisogno che venga accompagnata da un attestato o da un libretto. Fanno fede le informazioni riportate sul contratto d’acquisto.

Il Certificato di Conformità racconta la salute dell’auto usata

Nel paragrafo precedente abbiamo fatto riferimento all’aspettativa che possano verificarsi dei guasti o ad eventuali difetti dei quali il cliente deve essere informato prima dell’acquisto. Il Certificato di Conformità serve proprio a stabilire le condizioni dell’auto usata, e va verificato con molta attenzione da parte del consumatore prima di essere firmato.

Il Certificato di Conformità contiene la descrizione delle componenti della vettura, descrizione che deve essere coerente con le condizioni reali dell’auto. Se durante la trattativa l’auto viene descritta come perfettamente funzionante ma poi il Certificato contiene informazioni diverse, c’è qualcosa di non corretto dal punto di vista legale.

Questo perché il Codice del Consumo considera il bene usato (non solo l’automobile) non perfetto e non prevede che qualunque imprevisto venga coperto interamente dalla Garanzia Legale. Sottolinea che chi si rivolge ad un professionista per il suo acquisto debba essere informato sullo stato dell’auto e sulla eventuale necessità di interventi di manutenzione straordinaria.

Garanzia Legale auto usata: come funziona

Come abbiamo visto, la Garanzia Legale su un’auto usata non copre qualsiasi cosa accada dopo l’acquisto. Tutela il consumatore da imprevisti che possono verificarsi sull’auto a seguito di difetti non comunicati dal venditore, oppure come conseguenza di informazioni errate fornite in sede di acquisto, oppure ancora se la manutenzione prevista dal Costruttore non è stata effettuata nei tempi previsti.

Facciamo un esempio pratico: se entro i 24 mesi dall’acquisto si rompe la cinghia di distribuzione di un’auto venduta da un professionista ad un privato, con 100.000 chilometri al momento della vendita e 140.000 al momento del guasto, chi deve pagare?

  • se il Costruttore prevede la sostituzione della cinghia a 80.000 chilometri la riparazione spetta al venditore, perché si tratta di un difetto di conformità rispetto al piano di manutenzione ordinaria dell’auto;
  • se il Costruttore prevede la sostituzione della cinghia a 120.000 chilometri, la riparazione è a carico del consumatore, perché avrebbe dovuto seguire le istruzione previste per la manutenzione ordinaria.

In alcuni casi capita che il venditore chieda al cliente di contribuire alle spese di riparazione, giustificandosi con l’utilizzo di ricambi nuovi. Si tratta di una violazione al Codice del Consumo, che nel caso di difetto di conformità prevede che sia il venditore a farsi carico del ripristino dell’auto, anche utilizzando ricambi usati. A meno che, prima della sottoscrizione del contratto d’acquisto, il venditore non abbia informato il cliente della misura in cui è tenuto a partecipare alle riparazioni.

La Garanzia Convenzionale Ulteriore: un plus che non annulla quella Legale

Molti venditori propongono ai clienti la sottoscrizione di una Garanzia Convenzionale Ulteriore, definita appunto “ulteriore” poiché integra quella Legale senza annullarla, comportamento non ammesso dal CdC. Può essere utile per tutelare l’acquirente da quegli imprevisti che non rientrano nel campo di applicazione della Garanzia Legale. In questo caso va sottoscritto un contratto di polizza, che contiene anche il dettaglio delle componenti coperte e di quelle escluse.

Abbiamo detto che il consumatore è tutelato per legge dai difetti di conformità, ma questo non esclude che la sua auto possa subire un guasto e quindi non imputabile al venditore. In questo caso sarà la società che ha emesso la Garanzia Convenzionale Ulteriore a farsi carico delle spese di riparazione, nella misura e nelle modalità prevista dal contratto di polizza.

Facciamo anche in questo caso un esempio pratico, ipotizzando nella situazione esaminata nel precedente capitolo la rottura del compressore del climatizzatore, efficiente al momento dell’acquisto. In questo caso la Garanzia Legale non obbliga il venditore alla riparazione, ma in presenza di una Garanzia Convenzionale succede che:

  • se il compressore del climatizzatore è tra le componenti coperte dalla polizza sarà la società di garanzia a provvedere alla riparazione, nelle modalità previste dal contratto;
  • se il compressore non è coperto dalla garanzia, o se sono previste delle limitazioni, sarà il consumatore a provvedere alla spesa, completamente o parzialmente.

A chi rivolgersi per la garanzia usata?

La garanzia di un’auto usata fa sempre riferimento al venditore, ed è a lui che il cliente deve rivolgersi per reclami o eventuali riparazioni. Come abbiamo visto nei punti precedenti, l’applicazione della garanzia stessa dipende da quanto è stato rilevato e sottoscritto nel Certificato di Conformità.

Se il consumatore si ritiene insoddisfatto della risposta ricevuta, può rivolgersi all’AGCM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L’Autorità può avviare istruttorie e comminare sanzioni nel caso di violazioni degli obblighi del venditore inerenti la Garanzia Legale di Conformità.

Nel caso in cui l’acquirente abbia forma giuridica - società o partita IVA - non si applica il Codice del Consumo ma il Codice Civile. In questo l’acquirente insoddisfatto dovrà perseguire le vie legali previste dalla giurisprudenza civile.

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