Indicazioni migliori delle stime dai numeri trimestrali di General Electric ma, per i prossimi mesi, preoccupa lo stop a Boeing 737 Max.
Avvio in rally per le azioni General Electric, in rialzo nei primi scambi del 5,04% a 10,22 dollari. A spingere i titoli del conglomerato a stelle e strisce è la pubblicazione dei conti del primo trimestre e la conferma della guidance 2019.
Con quella odierna, salgono a tre le sedute sul Nyse in territorio positivo per le azioni GE. Il saldo trimestrale segna un +15,5% mentre da inizio anno si registra un +38,3%. In rosso di oltre 25 punti percentuali il saldo a 12 mesi.
Trimestrale General Electric: utile per azione batte le stime
Stimato a 9 centesimi, l’utile per azione si è attestato a 13 centesimi mentre il fatturato, visto a 27 miliardi, ha totalizzato 27,3 miliardi di dollari.
Gli ordini hanno messo a segno un rosso del 14% a 4,8 miliardi di dollari in scia del -17% messo registrato dagli ordini di strumentazioni e dal -9% dei servizi.
Più che ai numeri relativi utile e giro d’affari, gli analisti sono particolarmente interessati all’andamento della cassa: nel corso dei primi tre mesi GE ha “bruciato” 1,2 miliardi di dollari. Il dato, da qui lo sprint messo a segno dalle azioni, è decisamente migliore dei 2-4 miliardi attesi dagli analisti.
Trimestrale General Electric: Ceo, guidance confermata
“Continuando con le misure per migliorare la nostra posizione finanziaria e rafforzare i nostri business, abbiamo registrato progressi nel primo trimestre”, ha detto il Chief executive Larry Culp.
“Si tratta di un trimestre in cui ci saranno trasformazioni pluriennali, il 2019 si conferma un anno di reset per il nostro gruppo”. La società ha confermato i target sull’anno: “ci attendiamo che la performance sull’anno sia in linea con la guidance”, ha detto Culp.
Trimestrale General Electric: contesto sfidante per la divisione aeronautica
Il contesto in cui si trova ad operare la divisione “Power”, quella che si occupa della generazione di energia, si conferma, riporta la nota emessa da GE, “sfidante” alla luce di una “significativa sovracapacità” del comparto, della penetrazione di mercato e dell’incertezza sulle tempistiche di conclusione dei deal nei mercati emergenti.
“Fattori di mercato come quelli dell’aumento dell’efficienza energetica e della penetrazione delle energie rinnovabili, continuano a penalizzare la nostra view sulla domanda di lungo termine”.
La divisione aeronautica si conferma in salute, con un utile di 1,7 miliardi di dollari, +4% rispetto a un anno fa anche se lo stop ai Boeing 737 Max, rileva il conglomerato, rappresenta un’incognita.
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