La trappola delle azioni da dividendo di cui nessuno parla

Tommaso Scarpellini

23 Febbraio 2025 - 07:51

Si cercando azioni ad alto dividendo da mettere in portafoglio? Allora attenzione a questo aspetto.

La trappola delle azioni da dividendo di cui nessuno parla

Negli ultimi anni, gli investitori alla ricerca di reddito da dividendi si sono trovati di fronte a una dura realtà.

I titoli ad alto dividendo hanno sottoperformato rispetto al mercato azionario nel suo complesso. Ma non solo, osservando il mercato obbligazionario è possibile mettere in discussione anche la loro competitività nella distribuzione di flussi di cassa consistenti, soprattutto alla luce dei rialzi dei tassi degli ultimi anni.

In sostanza, questi titoli hanno un ruolo in un portafoglio o occupano solo spazio?

Il paragone con il mercato azionario

Mentre l’S&P 500 e il Nasdaq hanno raggiunto nuovi massimi storici, le azioni a dividendo continuano a rimanere indietro. Dai minimi del 2022, gli indici dei titoli ad alto dividendo hanno guadagnato solo il 27% in conto capitale, mentre l’S&P 500 ha registrato un impressionante +77% nello stesso periodo.

Questa disparità mette in discussione la strategia di puntare sui dividendi a scapito della crescita del capitale. Anche considerando il rendimento medio dei dividendi del 3,5% nei principali ETF dedicati, come l’SCHD, il confronto con il rendimento totale dell’S&P 500 evidenzia una scelta difficile: il vantaggio del flusso di cassa regolare da dividendi è sufficiente a giustificare una performance azionaria nettamente inferiore?

SCHD, 1W SCHD, 1W Grafico a candele settimanali di SCHD ETF. Fonte: baha.com

Il confronto con le obbligazioni

Storicamente, gli investitori orientati al reddito hanno preferito le azioni a dividendo per generare flussi di cassa costanti. Tuttavia, negli ultimi anni, anche questo obiettivo è stato messo in discussione, non solo a causa della performance inferiore rispetto al mercato azionario inteso in senso ampio, ma anche dallo stesso mercato obbligazionario.

Il flusso cedolare offerto dalle obbligazioni investment grade negli Stati Uniti ha superato in media il 4,5% su tutte le scadenze, mentre i titoli high yield hanno offerto oltre il 5%. Anche in Europa, le obbligazioni investment grade hanno reso più del 3% in media, con gli high yield sopra il 4%.

Il problema fondamentale è che, mentre i dividendi delle azioni offrono un rendimento inferiore rispetto alle obbligazioni, il rischio è anche molto più alto. Le obbligazioni garantiscono un flusso di cassa certo, salvo default, mentre le azioni a dividendo sono soggette a fluttuazioni del prezzo che possono erodere il capitale investito.

La delusione per gli investitori orientati al reddito

Chi ha investito in titoli ad alto dividendo ha sperato di ottenere due vantaggi fondamentali: una crescita moderata del capitale e un reddito costante. Tuttavia, la realtà è stata ben diversa. Non solo la performance di questi titoli è stata inferiore rispetto all’indice S&P 500, ma anche i flussi di cassa sono risultati meno competitivi rispetto a quelli delle obbligazioni.

L’investitore che cerca flussi positivi di cassa è disposto a sacrificare parte del rendimento a favore della stabilità. Tuttavia, se anche il reddito generato da questi titoli è inferiore a quello obbligazionario, la strategia di investimento perde di senso. Il rischio aggiuntivo dell’investimento azionario non ha portato un ritorno adeguato per giustificarlo.

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