Il numero uno di Bankitalia Fabio Panetta la relazione sul bilancio dell’istituzione in occasione dell’assemblea dei partecipanti. Frasi su tassi BCE e banche.
Fabio Panetta, il governatore di Bankitalia, ha presentato oggi, lunedì 31 marzo 2025, dalla sede di Palazzo Koch, la relazione sul bilancio dell’istituzione in occasione dell’assemblea dei partecipanti.
In un discorso a 360°, Panetta ha parlato di inflazione dell’area euro, dei tassi di interesse decisi dalla BCE, dei fondamentali dell’economia italiana e anche del debito pubblico del Paese, facendo riferimento a quella mole di titoli di Stato che la Banca d’Italia non acquista più come in quegli anni che sembrano ormai lontani, quando aveva fatto incetta di nuove fette di BTP & Co, nell’ambito dei bazooka monetari lanciati dall’Eurotower (QE tradizionale e PEPP o QE pandemico).
Bankitalia, Panetta su futuro inflazione. Il commento sui tassi della BCE
“ Guardando al futuro, la lotta all’inflazione non può ancora dirsi conclusa. Sarà essenziale monitorare con attenzione tutti i fattori che potrebbero ostacolare il ritorno all’obiettivo del 2 per cento”, ha avvertito Fabio Panetta nel suo discorso, ricordando che la Banca centrale europea, nel corso dell’’ultimo anno e partire dal 6 giugno del 2024, ha iniziato a tagliare i tassi dell’area euro in modo graduale.
Le sforbiciate sono state varate, ha ricordato il banchiere, “riflettendo i progressi ottenuti nella lotta all’inflazione”.
Detto questo, nonostante i tagli dei tassi annunciati dalla BCE, in tutto ben sei fino all’ultimo meeting del Consiglio direttivo del 6 marzo scorso, “ la dinamica del credito risente, con i consueti ritardi, della restrizione monetaria degli anni precedenti e della debolezza del ciclo economico”.
In poche parole, se le banche italiane non hanno ancora aperto del tutto i rubinetti del credito, è perché l’effetto delle strette monetarie precedentemente varate dalla BCE è tuttora in atto.
A questo, si unisce il fatto che le condizioni dell’economia italiana (così come quella dell’area euro), non sono certo brillanti: “ Da un lato, la debolezza dell’economia europea e le tensioni geopolitiche stanno frenando consumi e investimenti, contribuendo a contenere l’inflazione. Dall’altro lato, l’aumento dell’incertezza, dovuto soprattutto agli annunci, talora contraddittori, sulle politiche commerciali degli Stati Uniti, impone cautela nel percorso di diminuzione dei tassi ufficiali ”.
Non poteva mancare il commento sul possibile effetto dei dazi di Donald Trump sui fondamentali dell’economia dell’area euro: “L’incertezza a livello globale resta elevata, alimentata dalle persistenti tensioni geopolitiche e commerciali. Questo contesto penalizza gli scambi internazionali e accentua la frammentazione dell’economia mondiale contribuendo al rallentamento dell’attività produttiva”. A tal proposito, vanno ricordate le dichiarazioni contro Trump rilasciate dalla presidente della BCE Christine Lagarde.
Nello specifico “l’economia europea, già segnata dalla stagnazione del settore manifatturiero, risente in modo particolare di queste dinamiche a causa della sua forte esposizione al commercio estero ”.
Bilancio Bankitalia in perdita, ancora effetto rialzo tassi BCE degli anni 2022-2023
Ma veniamo al motivo per cui è stata indetta l’assemblea dei partecipanti di Bankitalia nella giornata di oggi, ovvero la presentazione del bilancio di Palazzo Koch.
Proprio la politica monetaria della BCE ha condizionato le principali voci del bilancio dell’istituzione, che ha chiuso il 2024 con una perdita lorda di 7,3 miliardi di euro, in aumento di 0,2 miliardi rispetto al 2023:
“Già nel bilancio 2022 era stato anticipato che, nei due esercizi successivi, l’Istituto avrebbe registrato perdite lorde prima dell’utilizzo del fondo rischi generali. Questa previsione era legata principalmente alla forte contrazione del margine di interesse. Come ricordato lo scorso anno, il rialzo dei tassi di riferimento avviato nel 2022 ha determinato un aumento della remunerazione delle passività di bilancio – costituite soprattutto dai depositi delle banche – senza un corrispondente miglioramento del rendimento delle attività di politica monetaria. Queste ultime, infatti, sono meno sensibili alle variazioni dei tassi, essendo composte prevalentemente da titoli a tasso fisso e con scadenze più lunghe”.
Il bilancio di Bankitalia, così come lo stesso bilancio della BCE, ha risentito dunque dell’effetto dei rialzi dei tassi di interesse avviato dalla Banca centrale europea nel 2022, volto a far rientrare la minaccia dell’inflazione dell’area euro.
E, sebbene successivamente nel 2024 i tassi ufficiali dell’area euro siano gradualmente diminuiti, il loro livello medio è rimasto superiore a quello dell’ anno precedente. Risultato: la conseguenza è che “il conto economico ha continuato a risentire sia del valore negativo del margine di interesse, per 4,2 miliardi, sia del risultato netto della ridistribuzione del reddito monetario, pari a -1,9 miliardi”.
Meno acquisti di BTP con fine QE e PEPP pandemico, il bilancio di Bankitalia si contrae
Per quanto riguarda la dimensione del bilancio della Banca d’Italia, questa, così come nel caso di altre banche centrali appartenenti all’Eurosistema, si è contratta per il terzo anno consecutivo, di 149 miliardi di euro, scendendo dal 2021 complessivamente del 28 cento, da 1.538 a 1.104 miliardi.
“Il calo dell’attivo è riconducibile principalmente alla riduzione delle operazioni di rifinanziamento, scese da 150 a 23 miliardi, e alla diminuzione dei titoli detenuti a fini di politica monetaria, passati da 657 a 591 miliardi. Di questi, 544 miliardi erano costituiti da titoli di Stato italiani ”, ha messo in evidenza il governatore Fabio Panetta.
In sostanza, la riduzione del bilancio di Bankitalia è stata provocata dalla decisione della BCE di staccare la spina ulteriormente ai piani precedenti con cui aveva acquistato i titoli di Stato dell’area euro (nel caso di Bankitalia, dunque, a causa dello stop agli acquisti di BTP, sia con la fine graduale del piano di reinvestimento del capitale rimborsato sui titoli in scadenza nell’ambito del PEPP, che con la fine ufficiale del QE-Quantitative easing, (soppiantato dal QT-Quantitative Tightening).
Riguardo al passivo, “si è registrata una riduzione sia nei depositi delle istituzioni creditizie – diminuiti di 66 miliardi – sia nel saldo debitorio della Banca d’Italia nel sistema TARGET, sceso da 521 a 416 miliardi”.
Su questa ultima voce, la contrazione è stata provocata “in larga parte” dall’aumento degli investimenti esteri in titoli italiani, in particolare titoli pubblici, ovvero dei BTP e altri debiti sovrani dell’Italia. “Un ulteriore contributo è venuto dal pagamento della quinta e della sesta rata dei fondi del Dispositivo per la ripresa e la resilienza, erogati allo Stato italiano attraverso il sistema TARGET ”.
“Nei primi mesi del 2025 il saldo debitorio ha continuato a diminuire, attestandosi in marzo su una media di circa 400 miliardi”, ha aggiunto Panetta.
Bankitalia e trasformazione digitale, nuovo Piano Strategico in arrivo
In questa situazione, Bankitalia ha continuato e continuerà a portare avanti la fase già in atto della sua trasformazione digitale.
A tal fine, Panetta ha annunciato che l’istituzione ha già messo a punto un programma articolato di iniziative ad hoc, che si prepone “l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti, aumentare l’efficienza operativa e rendere l’organizzazione più agile e pronta ad affrontare le sfide future ”.
Di fatto, nella relazione sul bilancio di Bankitalia redatta dal numero uno dell’istituzione si legge che:
“Sul fronte dell’innovazione, si sta definendo un programma articolato di iniziative volte ad accelerare la trasformazione digitale della Banca, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti, aumentare l’efficienza operativa e rendere l’organizzazione più agile e pronta ad affrontare le sfide future”.
Per la precisione, “ il programma si sviluppa lungo tre direttrici principali : investire in tecnologie di frontiera, ampliando l’offerta di servizi digitali e promovendo un utilizzo strategico ed equilibrato dell’intelligenza artificiale; semplificare e innovare i processi interni, grazie all’integrazione dei sistemi informativi e allo sfruttamento delle nuove tecnologie; completare la digitalizzazione dei flussi documentali, riducendo ulteriormente il ricorso a processi cartacei”.
Ciò significa che “la trasformazione digitale e la progressiva riduzione delle attività di autoamministrazione, con la conseguente riallocazione delle risorse verso funzioni istituzionali e priorità strategiche, rappresenteranno due pilastri del nuovo Piano strategico, la cui definizione è prevista per l’inizio del prossimo anno”.
Panetta ha puntualizzato che, “in continuità con la nostra tradizione, continueremo a investire sulle persone, nella consapevolezza che il successo di ogni iniziativa dipende dalla loro partecipazione attiva, dalla crescita continua delle competenze e dalla valorizzazione delle eccellenze presenti nell’Istituto”.
Il punto sulla riorganizzazione delle filiali
Il piano relativo alla trasformazione digitale di Bankitalia è stato presentato ricordando anche che il piano di adeguamento della rete di Bankitalia è entrato nella fase realizzativa, al fine di “rafforzare il ruolo delle filiali in ambiti di elevata rilevanza strategica e con maggiori prospettive di evoluzione, valorizzandone il contributo sul territorio”.
Nel sottolineare come “le filiali rappresentino un punto di forza della nostra organizzazione” e che “il legame con le istituzioni locali e la vicinanza agli operatori economici e finanziari costituiscono elementi essenziali dell’operatività della Banca”, il numero uno di Palazzo Koch ha parlato di un “un patrimonio prezioso, che continueremo a valorizzare”. Detto questo, “ è necessario tenere conto delle nuove esigenze che emergono dal territorio e dell’evoluzione del sistema economico e finanziario”.
In ogno caso il “piano di riordino, le cui ricadute sul personale sono attualmente oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali, è orientato a rafforzare il legame tra la Banca d’Italia e le sue controparti locali, potenziando al contempo il coordinamento e l’integrazione tra le Filiali e l’Amministrazione centrale”, a fronte di un obiettivo ben preciso: “ garantire un modello organizzativo più flessibile , capace di equilibrare efficacemente operatività e risorse”.
Dividendi Bankitalia alle banche e partecipanti, la proposta di Fabio Panetta
Fabio Panetta ha infine presentato ai partecipanti di Bankitalia la proposta di distribuzione dei dividendi:
“L’attuale politica di distribuzione dei dividendi prevede che le somme destinate ai Partecipanti siano comprese tra 340 e 380 milioni, subordinatamente alla capienza dell’utile netto e alle esigenze di patrimonializzazione della Banca. Valori inferiori sono possibili in presenza di andamenti particolarmente negativi della redditività, come quelli registrati anche lo scorso anno”.
Di conseguenza, “ a valere sull’utile netto dell’esercizio 2024, pari a 844 milioni, propongo di riconoscere ai Partecipanti, come nell’anno precedente, un dividendo di 200 milioni e di destinare 644 milioni allo Stato, con un incremento di 29 milioni rispetto all’esercizio 2023”.
“ A integrazione del dividendo corrente ” - ha continuato Fabio Panetta - “ ai Partecipanti vengono inoltre attribuiti 140 milioni , prelevati dalla posta speciale di stabilizzazione, che risulta così azzerata. In questo modo, l’importo complessivo riconosciuto ai Partecipanti raggiunge 340 milioni”.
Il banchiere ha infine ricordato che, “ negli ultimi cinque anni, l’importo cumulato effettivamente attribuito
ai Partecipanti risulta pari a 1.633 milioni, mentre la somma destinata allo Stato sotto forma di utili ammonta a 14.406 milioni, cui si aggiungono 3.361 milioni versati a titolo di imposte correnti, ai fini Ires e IRAP”.
I 20 principali partecipanti al capitale di Bankitalia
Occhio ai principali partecipanti al capitale di Bankitalia, così come emerge da un documento pubblicato sullo stesso sito di Palazzo Koch in data 19 febbraio 2025:
- UniCredit S.p.A.
- Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti – INARCASSA
- Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri – Fondazione ENPAM
- Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense
- Intesa Sanpaolo S.p.A.
- Cassa Naz. Previdenza Assistenza Dottori Commercialisti - CNPADC
- BPER Banca S.p.A.
- ICCREA Banca S.p.A.
- Generali Italia S.p.A.
- Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
- Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro
- Cassa di Sovvenzioni e Risparmio fra il personale della Banca d’Italia S.c.p.a.r.l.
- Cassa di Risparmio di Asti S.p.A.
- Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
- Crédit Agricole Italia S.p.A.
- Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.
- Fondazione CARIPLO
- Unipol Assicurazioni S.p.A.
- Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e gli Impiegati in Agricoltura – Fondazione E.N.P.A.I.A.
- Fondo Pensione Fondenergia.
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