Con un rendimento sempre più negativo cresce l’appeal dei titoli di Stato emessi dagli Usa. I Treasury all’1,6% appaiono ovviamente molto più allettanti
La corsa del Bund e il contestuale scivolamento dei rendimenti ben sotto lo zero proseguono dopo l’esito elettorale di ieri in Germania.
Il rendimento del Bund a dieci anni infatti è arrivato a -0,70% dopo le elezioni regionali in Brandeburgo e Sassonia, i due Länder dell’ex Germania Est comunista, che hanno visto un boom degli estremisti di destra dell’Alternative für Deutschland (Afd).
Benché non vi sia ancora stato il sorpasso nei confronti dei partiti popolari, l’Afd ha preso il 17% in più rispetto al 2017 in Sassonia e il 10% in più nel Brandeburgo. In Sassonia la Cdu è data al 32,8%, quasi dieci punti in meno rispetto al 2014 ma il distacco con l’Afd è ancora netto: l’ultradestra è al 27,8%. La Spd è scesa all’8%; i Verdi sono saliti all’8% dal 5,7% precedente, ma non c’è stato l’exploit che i sondaggisti pronosticavano.
Anche in Brandeburgo sospira di sollievo per il governatore uscente, il socialdemocratico Dietmar Woidke. La Spd ha perso cinque punti rispetto al 2014, passando dal 31,9% al 26,1%. I sondaggi parlavano di un testa a testa con l’ultradestra su una percentuale intorno al 22. L’Afd si è fermata al 23,5%, raddoppiando quasi rispetto a cinque anni fa. I Verdi sono saliti al 10%, Linke è scesa all’11%.
Con il rendimento del Bund in area -0,70% cresce l’appeal dei titoli di Stato americani. «Le obbligazioni sono scambiate in un mercato globale, ed è possibile che gli investitori non siano soddisfatti del rendimento dei Bund decennali intorno allo -0,7%. In questo contesto, i Treasury all’1,6% appaiono ovviamente molto più allettanti. Con la Banca Centrale Europea che probabilmente spingerà ulteriormente i tassi in territorio negativo il mese prossimo, a livello globale i rendimenti obbligazionari stanno essenzialmente agendo da ancora sui rendimenti statunitensi. Il che può aiutare a spiegare perché il mercato obbligazionario sembra prevedere una recessione, mentre il mercato azionario statunitense resta prossimo ai massimi storici», ha commentato Jared Franz, Economista di Capital Group.
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