In Germania Liberali e Verdi hanno deciso di intraprendere dei colloqui formali con i Socialdemocratici, arrivati primi alle elezioni del 26 settembre: la CDU di Angela Merkel verso l’opposizione.
In Germania questa volta si potrebbe far presto per la formazione del nuovo Governo. Se quattro anni fa ci sono voluti tre mesi prima della fumata bianca per il quarto governo Merkel, adesso i tempi potrebbero essere decisamente più celeri.
I risultati delle elezioni federali in Germania dello scorso 26 settembre hanno visto i Socialdemocratici (SPD) risultare il primo partito con il 25,74%. Dopo sedici anni di dominio incontrastato di Angela Merkel, i Cristianodemocratici (CDU-CSU) si sono fermati al 24,08%.
Toccherà di conseguenza a Olaf Scholz, il candidato cancelliere della SPD, provare in prima battuta a formare un nuovo Governo. I Verdi (Grüne) e i Liberali (FDP) che rispettivamente alle urne hanno ottenuto il 14,75% e l’11.45%, hanno ora fatto richiesta di colloqui formali con i Socialdemocratici.
Se le trattative dovessero avere un esito positivo, al momento le sensazioni sono molto favorevoli a riguardo, presto si potrebbe concretizzare una maggioranza “semaforo” formata da SPD, Grüne e FDP, con i Cristianodemocratici invece all’opposizione dopo i quattro Governi targati Angela Merkel.
Il possibile prossimo Governo in Germania
In Germania la legge elettorale prevalentemente proporzionale obbliga i partiti, capaci di superare la soglia di sbarramento del 5%, di dare vita a delle complesse trattative post-voto per formare una maggioranza.
Gli altri partiti che hanno eletto propri rappresentanti al Bundestag sono la destra di AfD (10,35%) e la sinistra di Linke (4,89%). Da sempre però tutte le forze politiche hanno escluso a prescindere la possibilità di fare accordi con AfD.
Visto il successo alle elezioni, spetta di diritto a Olaf Scholz provare per primo a formare un Governo. Fin da prima del voto, veniva data come più probabile la formazione di una maggioranza “semaforo”, con il successo dei Socialdemocratici che ha spianato la strada a questa ipotesi.
C’è da dire che durante la campagna elettorale i Liberali hanno spesso definito come una delle ultime possibilità sul tavolo un accordo con le forze di centrosinistra. La situazione però adesso sembrerebbe essersi sbloccata.
“Abbiamo accettato la proposta di colloqui con SPD e Verdi” ha confermato il leader della FDP Christian Lindner, anche se i Liberali continuano a sperare in una maggioranza “Giamaica” con i Cristianodemocratici e sempre i Verdi: quest’ultimi però sembrerebbero non voler prendere in considerazione questa ipotesi.
Il tandem CDU-CSU così si è rassegnato all’opposizione, con i due partiti alleati pronti alla resa dei conti interna dopo il flop elettorale, mentre per non rendere le trattative infinite la coalizione “semaforo” si è imposta che ci saranno al massimo dieci incontri per cercare di arrivare a una fumata bianca.
Olaf Scholz ormai appare essere sempre più proiettato verso la cancelleria, pronto a raccogliere la pesante eredità di Angela Merkel: dopo sedici anni la Germania si appresta così a voltare pagina, ma si dovrà vedere quali ministeri andranno ai rigidi Liberali, si parla del delicato dicastero delle Finanze, per capire come potrà cambiare la politica di Berlino a livello comunitario.
© RIPRODUZIONE RISERVATA