La Germania arranca nella completa ripresa economica e appare colpita più di quanto ci si aspettasse dall’incombere dell’incertezza Omicron. Cosa suggeriscono gli ultimi dati? Recessione in arrivo?
La Germania è sull’orlo della recessione quest’inverno, con i colli di bottiglia a minare ancora l’offerta e un’ondata di nuovi casi di coronavirus a frenare l’economia.
L’analisi Charles Riley su Cnn Business è schietta e basata su una serie di risultati macroeconomici e previsioni sulla più grande potenza europea che non lasciano molti dubbi.
Il Governo di Scholz appena insediatosi dovrà far fronte a una situazione ancora non pienamente incoraggiante per i mesi prossimi: cosa aspettarsi in Germania? Sarà davvero recessione?
Perchè in Germania la ripresa frena: dati e stime
La più grande economia europea si ridurrà dello 0,5% nel quarto trimestre di quest’anno, rispetto al terzo, e ristagnerà nei primi tre mesi del 2022: queste le proiezioni pubblicate martedì 14 dicembre dall’IFO, Institute for Economic Research. Un’economia è in recessione quando si contrae per due trimestri consecutivi.
“I continui colli di bottiglia nell’offerta e la quarta ondata del coronavirus stanno notevolmente rallentando l’economia tedesca,” ha dichiarato in una nota Timo Wollmershäuser, capo delle previsioni IFO. “La forte ripresa post-pandemia originariamente prevista per il 2022 non si è ancora materializzata”, ha aggiunto.
Il sentiment di incertezza è stato confermato con i dati preliminari dei PMI, rilasciati giovedì 16 dicembre.
La crescita dell’attività del settore privato tedesco è evaporata a dicembre, poiché le restrizioni per fermare una quarta ondata aggressiva di infezioni - con l’incognita Omicron - hanno colpito il settore dei servizi nella più grande economia europea.
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L’indice flash composite dei gestori degli acquisti di IHS Markit è sceso a 50,0, un minimo di 18 mesi, da 52,2 di novembre. Il dato è stato più debole di un sondaggio Reuters di analisti, che aveva previsto un calo a 51,1 a dicembre.
“La ripresa economica tedesca è stata interrotta a dicembre, poiché le nuove restrizioni e l’aumento dell’incertezza hanno smorzato l’attività in tutto il settore dei servizi del Paese”, ha affermato l’economista di Markit Phil Smith.
Il PMI flash per l’attività dei servizi è sceso a 48,4, un minimo di 10 mesi, da 52,7 del mese precedente, suggerendo un calo delle vendite tra i rivenditori nella cruciale stagione delle vacanze di fine anno.
Il settore industriale ha mostrato alcuni segnali di miglioramento dopo che lo stress delle catene di approvvigionamento hanno fermato l’offerta di microchip e altri beni intermedi necessari per la produzione industriale, soprattutto tra le grandi case automobilistiche.
L’allerta è sull’impatto di Omicron, che potrebbe non essere ancora filtrato e la situazione potrebbe cambiare rapidamente se iniziassero a comparire più infezioni, specialmente nei Paesi con un approccio zero COVID (quali la Cina, con il rischio di chiusure di porti strategici per il commercio).
A rischiarare l’orizzonte della Germania sono stati i dati sui tassi di inflazione dei costi di input e output in lieve diminuzione rispetto ai massimi pluriennali registrati a novembre, quando l’indice dei prezzi al consumo armonizzato con l’UE ha raggiunto il 6% in Germania. Il picco potrebbe essere stato raggiunto.
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