Giancarlo Giorgetti ha definito i Minibot “non verosimili”: un clamoroso cambio di opinione oppure soltanto una strategia per accreditarsi in Europa al fine di avere una poltrona da commissario?
Per chi non lo conoscesse Giancarlo Giorgetti non è uno che solitamente ama dedicarsi al pourparler. Anzi, quello che per anni è stato l’autentico deus machina della Lega, è più che avvezzo a dosare in maniera certosina le proprie parole.
“C’è ancora chi crede a Borghi? Ma vi sembrano verosimili i Minibot? Se si potessero fare, li farebbero tutti”. Una uscita questa di Giorgetti pronunciata ai cronisti a Losanna, dove è presente vista l’assegnazione dell’Olimpiade Invernale del 2026 dove è in ballo anche il tandem Milano-Cortina, che potrebbe assomigliare a una sorta di abiura rispetto la linea del Carroccio.
In verità dietro ci potrebbe essere una logica ben diversa. Giancarlo Giorgetti è in pole position per essere nominato come il commissario in Europa spettante all’Italia, con Matteo Salvini che lo vorrebbe al Commercio.
Sul nome del sottosegretario però non mancano i dubbi da parte di Bruxelles. con Giorgetti che così scaricando i Minibot potrebbe aver trovato la strategia giusta per tranquillizzare Palazzo Berlaymont, accreditandosi così come un possibile commissario affidabile.
Leggi anche Cosa sono e come funzionano i Minibot
Giorgetti e la retromarcia sui Minibot
Quando la Lega dopo le elezioni europee ha rilanciato la propria proposta dei Minibot, ovvero dei titoli di Stato di piccolo taglio che verrebbero usati per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione, Giancarlo Giorgetti li aveva definiti “una possibilità”.
A sostenere i Minibot anche il Movimento 5 Stelle, del resto sono presenti nel contratto di governo, mentre questa soluzione è stata recepita con grande scetticismo e timore in Europa, anche perché la si vede come una sorta di base per pianificare una futura fuoriuscita dell’Italia dall’Euro.
In questi giorni però a Bruxelles sono impegnati con ben altri affari. Oltre alla discussione sulla procedura d’infrazione per debito eccessivo pendente sul nostro paese, sono in corso le machiavelliche trattative per la nomina della futura governance dell’Unione.
All’Italia come a tutti gli altri Paesi membri spetta un commissario, che deve essere proposto dal governo e poi accettato dal prossimo presidente della Commissione Europea. Con la Lega e i 5 Stelle fuori dai giochi per le poltrone che contano, i gialloverdi però contano di poter ottenere comunque un commissario di peso come quello al Commercio.
Prima però deve essere trovato un nome. Inizialmente si era parlato del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, poi è stato direttamente Matteo Salvini a fare outing in favore di Giancarlo Giorgetti.
Sul sottosegretario però potrebbero esserci dei veti da parte della Commissione. Per prima cosa Giorgetti non è molto conosciuto in Europa, ma soprattutto è della Lega e questo potrebbe piacere molto poco al prossimo presidente.
Adesso che ci si sta avvicinando al rush finale per le nomine, ecco che Giancarlo Giorgetti scarica l’idea dei Minibot canzonando quasi il suo compagno di partito Claudio Borghi. Una tattica probabilmente per guadagnare la fiducia di Bruxelles, altrimenti se così non fosse Matteo Salvini avrebbe in casa sua un problema politico di non poco conto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA