In diversi Paesi serve il green pass per andare a mangiare al ristorante, entrare nei bar, in palestra, nei musei e partecipare agli eventi. Ecco dove vige la regola.
Il green pass per i ristoranti è una delle misure che stanno più facendo discutere. In Francia la regola entrerà in vigore da agosto, ha annunciato il presidente Emmanuel Macron, mentre l’Italia non ha ancora deciso se estendere a luoghi di svago, cultura e ristoranti l’obbligo del certificato verde.
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Mentre i riflettori sono puntati su Francia e Italia, non tutti sanno che altri Paesi prevedono già il green pass obbligatorio per entrare in bar, ristoranti, locali e luoghi pubblici, mentre diversi Stati ci stanno pensando. Chi quest’estate ha in programma una vacanza all’estero dovrebbe informarsi su dove serve il green pass al ristorante e non solo. Qui le info utili.
Green pass al ristorante: dove è richiesto
L’Austria ha da tempo introdotto l’obbligo di avere il green pass per frequentare ristoranti, caffetterie, locali e anche hotel. I clienti all’ingesso devono infatti presentare un certificato che dimostri l’avvenuta vaccinazione (anche solo una dose), l’esito negativo al tampone o la guarigione dal virus.
La Danimarca è stata una delle prime nazioni europee a riaprire le attività ed eliminare le restrizioni grazie al “Coronapas”, il documento digitale o cartaceo rilasciato a chi è vaccinato, guarito dal Covid o negativo al test nelle ultime 72 ore. Il green pass in Danimarca permette di entrare in zoo, parchi a tema, parrucchieri, ristoranti, bar, biblioteche, musei e gallerie d’arte.
Anche la Grecia ha optato per il modello francese. L’obiettivo è rilanciare la stagione turistica in sicurezza mentre la variante Delta si diffonde in Europa. Il governo di Atene ha deciso che fino ad agosto per consumare all’interno di ristoranti e bar bisognerà dimostrare di essere stati vaccinati, negativi al tampone effettuato nelle ultime 72 ore. La regola non vale per i tavoli all’aperto.
Per cinema, teatri e discoteche vigerà l’obbligo di restare seduti. Ma non è finita qui: il governo greco ha introdotto anche l’obbligo del vaccino per il personale sanitario e delle case di cura. Chi non si adeguerà sarà sospeso e non riceverà stipendio, mentre le cliniche che non si adegueranno rischiano una multa da 50mila euro.
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La lista dei Paesi in cui è richiesto il certificato vaccinale, di guarigione o il tampone negativo per consumare nelle sale interne di ristoranti e bar si allunga con Portogallo, Lettonia, Lituania; in Lussemburgo i gestori di ristoranti, locali, palestre e gli organizzatori di eventi possono decidere se aderire oppure no al sistema CovidCheck per evitare le restrizioni.
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