Green pass, cosa succede nel resto d’Europa: in quali Paesi è obbligatorio

E. C.

23/07/2021

Il green pass riguarda non solo l’Italia, ma anche il resto d’Europa: vediamo cosa succede all’estero e in quali Paesi è obbligatorio.

Green pass, cosa succede nel resto d’Europa: in quali Paesi è obbligatorio

Quando e quanto rendere obbligatorio il green pass e come controllarne il rispetto della normativa abbinata non è un tema che riguarda solamente l’Italia, ma che è presente in tutta l’Unione Europea.

Tra sorveglianza, sanzioni, obblighi e dinamiche sociali, il green pass è obbligatorio anche in altri Paesi dell’Europa con misure e pesi diversi a seconda dei luoghi. Vediamo in quali Paesi dell’Unione Europea è obbligatorio il green pass e quali sono le generali linee guida al di fuori dell’Italia.

In quali Paesi è obbligatorio il green pass: prima di tutto i viaggi

Prima ancora del dibattito interno ai vari Paesi dell’Unione Europea, il green pass è obbligatorio per i viaggi tra Nazioni che richiedono questa certificazione.

Ciò vuole significare che per tutti gli italiani che vogliono viaggiare in Europa è bene informarsi su tutte le disposizioni utili per poter transitare all’interno del Paese ospitante, poiché non sono sempre uguali per ogni luogo.

Questo è valido specialmente per chi ha prenotato le vacanze ad agosto e rischia cancellazioni o ritardi.

La Francia e il green pass

La Francia è il Paese europeo che più ha spinto per l’estensione dell’utilizzo del green pass ad altre attività, oltre che all’ingresso nella zona di competenza francese. In Francia era stato proposto l’obbligo di mostrare il green pass non solo a teatro e nei luoghi di incontro sociale, ma anche a bordo di autobus e treni, al supermercato e nei negozi.

Tuttavia, pare che questa linea rigida che Emmanuel Macron tentava di imporre, sia in via di ammorbidimento e più tendente al modello italiano di limitare l’obbligo alle attività di tipo sociale, senza andare a toccare una limitazione dell’accesso al cibo, cosa che secondo i legali del Governo francese sarebbe abbastanza difficile da giustificare. Ci sarà l’obbligo di green pass per accedere alle strutture sanitarie.

Il Regno Unito e il liberi tutti

Proprio all’opposto della Francia si colloca l’Inghilterra. Infatti, nel Regno Unito, il primo ministro Boris Johnson ha sospeso per il momento tutte le restrizioni interne alla Nazione, anche se ha annunciato nuove regole per l’inizio di settembre.

L’idea del Governo inglese è quella di creare una manovra che spinga i giovani a vaccinarsi attraverso campagne di sensibilizzazione, anziché generare un sistema di controllo e divieti basati sull’accesso a posti di natura sociale e divertimento.

La Spagna e il Portogallo

In Spagna il green pass è obbligatorio per il turismo e, in particolare, in Catalogna anche per partecipare ad eventi con capienza superiore alle 500 persone.

In Portogallo, invece, la linea governativa è più rigida e il pass sanitario è obbligatorio per recarsi al ristorante in ben 60 comuni diversi, tra cui sono compresi anche Lisbona e Porto. Per di più, permane il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino e ci sono limitazioni abbastanza stringenti per i bar e i loro orari.

Cosa succede in Germania

La Germania non ha ancora imposto limiti e la cancelliera tedesca Angela Merkel ha più volte dichiarato di non volerne imporre, almeno per il momento. L’obbligo del green pass non è tra i progetti governativi e la cancelliera rassicura su questo aspetto.

Angela Merkel ha, tuttavia, invitato la popolazione a vaccinarsi il più possibile e il Governo porterà avanti campagne di sensibilizzazione che, ad ogni modo, non prevedono alcun tipo di obbligo inerente al green pass né per quanto riguarda gli spostamenti, né per quanto concerne gli ingressi in attività commerciali, sanitarie o primarie, come i supermercati.

La Grecia e la variante Delta

Con la paura per la variante Delta, la Grecia ha deciso di imporre il green pass sia per i bar sia per i ristoranti, oltre che per tutti i siti culturali.

La movida della Grecia sta subendo modifiche all’ordinario svolgimento, specialmente in alcune zone, come il caso di Mykonos, che ha abolito non molto tempo fa la musica nei locali notturni.

La Danimarca segue la linea francese

In Danimarca, il green pass serve quasi per andare ovunque. Beni primari a parte, la certificazione verde serve per andare pressoché in tutti i luoghi: dai ristoranti, nei cinema, nei teatri e perfino dal parrucchiere.

La linea che vige prevalentemente è quella di non accettare i clienti all’interno del negozio che siano sprovvisti di certificazione verde.

La via di mezzo di Lettonia e Lituania

Per quanto riguarda, invece, Lettonia e Lituania, questi due Paesi hanno adottato una politica intermedia tra la restrizione stringente e la possibilità di accedere ai servizi anche per chi non si vaccina.

Infatti, chi è in possesso di green pass può accedere tranquillamente a bar, ristoranti, palestre, cinema e attività sociali senza alcuna restrizione; mentre chi non è in possesso della certificazione verde, può comunque accedere ai servizi - compresi i bar e i ristoranti - ma soltanto all’aperto e rispettando il distanziamento.

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