Lo prevede il nuovo disegno di legge in Francia. Gli esercenti che non controllano il pass sanitario all’ingresso possono rischiare una multa salatissima, la reclusione e la chiusura dell’attività.
Una multa fino a 45.000 euro, il carcere e, in caso di recidiva, scatta la chiusura dell’attività: ecco cosa possono rischiare in Francia gli esercenti che all’ingresso non controlleranno che le persone siano in possesso di pass sanitario valido.
Il pass sanitario o green pass francese attesta che una persona è stata vaccinata, ha fatto un tampone molecolare con esito negativo nelle ultime 48 ore o è guarito dal Covid.
La decisione del Governo di imporre il pass sanitario per frequentare ristoranti, luoghi di svago e della cultura ha portato con sé alcune domande: chi controllerà che si entri con il pass? Davvero un ristoratore negherà un tavolo a un cliente se non completamente vaccinato?
Green pass obbligatorio per tutto: cosa rischia chi non lo controlla
La risposta è contenuta nel disegno di legge che il 19 luglio sarà presentato al Consiglio dei ministri e poi esaminato in Parlamento tra il 21 e il 23 luglio. Nel testo, ottenuto dall’agenzia di stampa AFP, sono previste nuove misure che recepiscono le nuove disposizioni annunciate da Emmanuel Macron.
Il premier ha annunciato che dal 21 luglio bisognerà mostrare il pass sanitario all’ingresso di cinema, teatri, musei, monumenti, parchi tematici, e dal 1° agosto il certificato servirà per entrare in bar, ristoranti, centri commerciali, e prendere treni e aerei.
I gestori del locale che non rispettano gli obblighi futuri di controllo del pass sanitario rischiano una multa fino a 45.000 euro e un anno di reclusione, ma anche il licenziamento e, in caso di reiterazione della condotta, il prefetto può disporre la chiusura dell’attività.
Il testo prevede anche la vaccinazione obbligatoria per il personale sanitario e l’isolamento obbligatorio di 10 giorni per chiunque risulti positivo al Covid.
L’obbligo di green pass si applica a tutti i clienti dai 12 anni di età e anche ai dipendenti delle aziende in questione (camerieri di bar e ristoranti, controllori dei treni ecc…), ma per loro e per gli adolescenti dai 12 ai 17 anni è stata fissata una deroga fino al 30 agosto.
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