Green pass universale: la proposta di Walter Ricciardi

Andrea Pastore

03/10/2021

Ricciardi sembra aver visto esaudire il suo desiderio riguardo al green pass universale. Della ricetta manca solo la popolazione vaccinata al 90%.

Green pass universale: la proposta di Walter Ricciardi

Le discussioni sul green pass hanno origini abbastanza remote. Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della salute Roberto Speranza, ora membro del comitato scientifico francese Santé publique France, e primo tra i promotori del green pass, sembra aver ottenuto il dono della chiaroveggenza. Di fatti, aveva già previsto l’estensione universale del green pass già il primo settembre.

Lo ha fatto in una puntata de “L’Aria che tira”, programma di approfondimento condotto da Myrta Merlino su La7. Ma cosa ha detto precisamente Ricciardi?

Il punto sulle terapie intensive

Durante la trasmissione, in risposta ad una domanda posta dalla conduttrice, Ricciardi ha affermato che “tutti quelli che stanno morendo, tutti quelli che vanno in terapia intensiva, sono non vaccinati”. Per il consigliere del Ministro Speranza non ci sono stati dubbi, coloro che figuravano e figurano nelle tabelle dei dati forniti dal ministero e dai centri studio sotto la voce terapie intensive sarebbero state tutte persone non vaccinate.

Anche se il dato migliorava con il passare dei mesi, Ricciardi incalzava sul fatto che vaccinarsi è fondamentale per poter finalmente uscire dall’emergenza, rassicurando comunque che la quota d’intransigenti e indecisi risultava, e risulta, essere una minoranza:

L’80% non ha nessun problema vaccinarsi lo sta facendo, e di fatti, questo è uno degli elementi che ci consentono di tornare alla normalità di avere una vita normale di avere un’economia forte. Poi c’è quell’ 1/2/3% - non di più - che sono irriducibili. Poi sono una 20% di italiani che hanno paura sono esitati e quelli bisogna cercare in qualche modo di convincerli.

Ricciardi divide già ai tempi in due le categorie dei contrari al vaccino: da una parte gli intransigenti, i c.d. No-Vax che per ragioni ideologiche, pseudoscientifiche e/o politiche sono contrari al vaccino; dall’altra i timorosi, che per ignoranza o sfiducia nelle istituzioni sanitarie e/o BigPharma non sono sicuri di volersi sottoporre all’inoculazione. Inoltre, il consulente del Ministro ha precisato che il numero dei decessi è legato ai non vaccinati.

Si tratta di persone che sarebbero morte comunque anche senza il Covid?”, sollecita la Merlino, il consulente del Ministro Speranza risponde che:

Sono persone che hanno tutta una serie di problemi e quindi per loro il covid diventa esiziale, cioè li porta in terapia intensiva. Il Covid come l’influenza, così come altre malattie, producono la morte mietitrice: li fa morire prima. Senza l’influenza, senza il covid, senza la polmonite sarebbero ancora in vita.

Il green pass universale: l’arma per ripartire

Dopo aver dialogato sulla situazione terapie intensive, la discussione si è spostata sulle riaperture. Infatti, il Cts una decina di giorni fa ha dato il via libera all’aumento della capienza fino all’80% per alcune attività come teatri, stadi, musei e discoteche.

Per ripartire in sicurezza, Ricciardi invitava alla cautela e proponeva il “green pass universale”: “ci dobbiamo arrivare gradualmente, noi (Italia, N.d.A.) cioè dobbiamo vaccinare il 90% della popolazione.

L’alfiere della sicurezza sanitaria, nonché igienista, voleva estendere a qualsiasi attività la certificazione verde per far ripartire in sicurezza il Paese: il desiderio si è quasi avverato. Oltre al punto sui provvedimenti da varare, Ricciardi discuteva anche del tema delle discoteche, spiegando la pericolosità del luogo per quanto riguarda il rischio di contagio:

La discoteca è un luogo pericoloso. Ci si va per stare l’uno vicino all’altro, per ballare e naturalmente si grida, si respira, si canta. Insomma, è sostanzialmente un ambiente che non è compatibile con il controllo di una pandemia. Nel momento in cui ci sono soggetti non vaccinati è chiaro che se tutta la popolazione fosse vaccinata saremmo immuni, ed in qualche modo sicuramente tranquilli.

Ma qual è la porzione di popolazione da raggiundere per stare tranquilli? Ricciardi guarda alla Danimarca: “come la Danimarca, una percentuale di vaccinati sulla popolazione del 90%. Bisogna avere il green pass, che significherebbe stop alle chiusure."

Insomma, popolazione vaccinata al 90% e green pass universale: la ricetta di Ricciardi sembra quasi pronta.

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