Il ministro Gualtieri ha chiarito alcuni punti cruciali del MES, in agenda alla riunione dell’Eurogruppo. Cosa significa la riforma per l’Italia?
Se il MES agita le acque all’interno del Governo, il ministro Gualtieri prova a calmarle con alcuni chiarimenti sui punti in agenda all’Eurogruppo di oggi.
Il responsabile del Tesoro ha parlato alle commissioni Bilancio, Finanze e Politiche Ue di Camera e Senato in videoconferenza per un’audizione prima del vertice pomeridiano, che si terrà sempre online.
Tra i temi in discussione, infatti, c’è l’approvazione della riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità, con un focus sul backstop, ovvero la rete di sicurezza finanziaria da destinare alle banche.
Questioni che da sempre mettono di malumore le anime della maggioranza: cosa ha detto Gualtieri sul MES?
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Parlando alle commissioni, il ministro dell’Economia ha offerto la sua analisi sulla riforma del MES, focalizzandosi sull’opportunità che il fondo, in generale, presenta e sulla questione cruciale del backstop relativo alle banche.
Questi i passaggi chiave dell’intervento di Gualtieri. Innanzitutto, allo scopo di smorzare sul nascere nuove - e vecchie - polemiche, il responsabile del Tesoro ha evidenziato che:
“Le decisioni di oggi pomeriggio riguardano unicamente la riforma del Mes e l’introduzione anticipata sul common backstop e la valutazione dei rischi...queste decisioni non investono in alcun modo l’utilizzo del Mes, è cosa distinta dalla scelta se utilizzarlo o meno. Come noto, ci sono posizioni diverse nel Parlamento e nella maggioranza e come sempre detto dal Governo, ogni decisione dovrà essere condivisa dall’intera maggioranza e approvata dal Parlamento”
Tradotto: oggi l’Eurogruppo decide sull’impianto e le regole generali del Meccanismo Europeo di Stabilità, non sul suo impiego nei Paesi.
Poi, tema fondamentale per il ministro è proprio il backstop, da attivare in anticipo: “sarebbe di importanza strategia per il rafforzamento dell’Unione bancaria e per assicurare un’ulteriore rete di sicurezza per la stabilità del sistema finanziario”.
Si tratta di istituire già dal 2022 la rete di sicurezza (backstop) al Fondo di risoluzione bancaria finanziata dal MES, in un momento in cui c’è una valutazione più positiva dei rischi del sistema bancario europeo e italiano.
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