Guardia di Finanza unica forza di Polizia sul mare con la riforma della Pubblica Amministrazione. Ecco cosa cambia per le Fiamme Gialle dal 1° gennaio 2017.
Una piccola rivoluzione è in arrivo per la Guardia di Finanza. Per effetto della riforma sulla Pubblica Amministrazione, dal 1° gennaio 2017 la Guardia di Finanza sarà l’unica forza di Polizia sul mare. Il decreto è stato firmato lo scorso agosto ed è entrato in vigore il 13 settembre, ma la riforma sarà attuata con l’arrivo del nuovo anno.
Cosa cambia per la Guardia di Finanza con la riforma Madia? Il decreto legge prevede la soppressione delle articolazioni navali della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria e dei Carabinieri, i cui mezzi sono stati trasferiti alla GdF. In sostanza, dal 1° gennaio 2017 la Guardia di Finanza sarà la sola forza di Polizia addetta alla sicurezza in mare, con l’eccezione delle competenze specifiche riservate alla Guardia costiera dalla legge.
Le Fiamme Gialle, dedite tradizionalmente all’attività di polizia economico-finanziaria, di contrasto dei traffici illeciti di droga, armi e immigrazione clandestina, saranno l’unica Polizia del mare. Vediamo, nel dettaglio, cosa prevede la riforma Madia e quali saranno i nuovi compiti della Guardia di Finanza a partire dal 1° gennaio 2017.
Guardia di Finanza, novità 1° gennaio 2017: la riforma Madia
Il decreto sulle Forze di Polizia presente nella riforma della Pubblica Amministrazione (cosiddetta Riforma Madia) e recante “Disposizioni in materia di
razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello
Stato” prevede:
- la riduzione da 5 a 4 dei corpi di polizia, con l’eliminazione delle duplicazioni delle funzioni e la gestione associata dei servizi comuni;
- l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nei Carabinieri, che si vedranno trasferite anche le relative funzioni ad eccezione delle forze e competenze in tema di antincendio, che vanno in blocco ai Vigili del Fuoco;
- per la Guardia di Finanza, l’affiancamento ai compiti prioritari di polizia economico-finanziaria e contrasto ai traffici illeciti, l’intervento con i propri mezzi navali per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in mare;
- la possibilità, per i Forestali che non vogliono essere militarizzati, di fare richiesta per entrare in Guardia di Finanza, Polizia di Stato o altre amministrazioni;
- l’introduzione di un unico numero di emergenza europeo 112 su tutto il territorio nazionale.
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Guardia di Finanza, riforma Madia: cosa cambia dal 1° gennaio 2017
Dal 1° gennaio 2017, data di attuazione della riforma Madia, verranno razionalizzati i compiti delle Forze dell’Ordine in Italia e anche la funzione di polizia in mare.
Oggi in mare operano, con compiti diversi, quasi tutte le Forze dell’Ordine: Polizia, Carabinieri, Capitaneria di Porto-Guardia Costiera, Marina Militare e Guardia di Finanza.
La Marina Militare ha compiti di difesa militare, la Capitaneria di Porto (sempre della Marina Militare) svolge funzioni amministrative, di soccorso e di controllo sulle aree portuali; alla Polizia di Stato sono demandati compiti di polizia delle frontiere e controllo dell’immigrazione; alla Guardia di Finanza spettano compiti di polizia economico-finanziaria; i Carabinieri si occupano di mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica.
Con la riforma della PA si tagliano i costi delle amministrazioni sulle flotte delle Forze di Polizia in mare, assegnando alla sola Guardia di Finanza il compito di amministrare mezzi, uomini e risorse sul mare con l’eccezione delle competenze specifiche che la legge riserva alla Guardia costiera.
Perché proprio la Guardia di Finanza? Perché è l’unica Forza di Polizia, attualmente, a disporre di una flotta navale e aerea e della formazione adeguata a presidiare in maniera efficiente ed efficace le frontiere e a prevenire e contrastare traffici illeciti in mare. Il comparto aeronavale della GdF conta, infatti, su 4.502 uomini e donne in mare con 354 mezzi e 780 per la parte aerea, con 84 velivoli.
Guardia di Finanza, 2017: i nuovi compiti in mare
Dunque, alla tradizionale attività di polizia economico-finanziaria volta al contrasto e prevenzione del contrabbando di stupefacenti e armi e dell’immigrazione clandestina, dal prossimo anno la Finanza si occuperà in via esclusiva della sicurezza in mare, con l’eccezione delle competenze specifiche che la legge riserva alla Guardia costiera.
Il passaggio delle Fiamme Gialle a unica polizia del mare giunge esattamente in occasione del bicentenario dell’istituzione del servizio aeronavale della Guardia di Finanza, che risale al 1816.
Cosa cambia per chi ha le barche? Se il personale a bordo è in regola e le dotazioni di sicurezza sono a norma, non ci sarà nulla di cui preoccuparsi. Anzi, la riforma potrebbe anche giovare in qualche modo i cittadini onesti visto che la situazione in mare non sarà più confusa. I normali diportisti saranno ora controllati da un solo organismo e non dovranno, quindi, subire frequenti verifiche da parte di diverse pattuglie in mare. La novità forse fermerà il calo di immatricolazioni dei natanti che, si dice, sia dovuto a un numero esagerato di controlli.
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