Huawei sarebbe pronta a trattare con Washington per porre un freno all’escalation della guerra commerciale Usa-Cina
Il presidente di Huawei Liang Hua potrebbe valutare la sottoscrizione di un accordo anti spionaggio con gli Stati Uniti, qualora questi fossero disponibili a una trattativa in tal senso. La decisione della società arriva dopo l’intensificarsi della guerra commerciale tra Washington e Pechino che sta colpendo il settore hi-tech e penalizzando il colosso orientale.
L’obiettivo di Huawei è rassicurare l’amministrazione Trump convinta che la tecnologia dell’azienda potrebbe essere utilizzata per attività che minano la sicurezza del Paese. Il colosso tecnologico cinese ha già presentato proposte di «no-spy deal» al Regno Unito e alla Germania.
Huawei pronta ad accordo anti-spionaggio per arginare i danni della guerra commerciale con gli Usa
Huawei non esclude l’opportunità di trattare con gli Stati Uniti per mettere un punto al crescendo delle tensioni scaturite dopo il mancato accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina.
“Siamo disposti a firmare un accordo anti-spionaggio con gli Usa, ma gli Stati Uniti non comprano da noi, non stanno comprando da noi, e potrebbero non acquistare da noi in futuro, non so se ci potrebbe essere l’opportunità di firmare una simile intesa”,
ha affermato il presidente di Huawei, Liang. Secondo il numero uno del colosso cinese mancano ancora le condizioni per percorrere questa strada.
Liang ha poi stigmatizzato il comportamento dell’Amministrazione Trump, che forte della sua posizione, ha inserito il gigante tecnologico in una black list, impedendo di fatto alle imprese americane di farci affari:
“È inappropriato servirsi di mezzi politici per distruggere un’azienda”,
ha detto Liang alternando toni più aspri a un atteggiamento più conciliante. Intanto Huawei ha già fatto causa agli Usa contro le restrizioni del Governo considerate dal colosso hi-tec incostituzionali.
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