La tensione continua a crescere tra Russia e Stati Uniti, mentre l’Europa cerca di mantenere l’equilibrio. La domanda, in caso la diplomazia fallisse, è: quali sarebbero le conseguenze di una guerra?
Guerra tra USA e Russia alle porte? Non c’è notizia sull’Ucraina che non contempli la possibilità di uno scontro armato. A ben vedere lo scenario è teso come non accadeva da tempo tra i due Paesi, ognuno per le proprie motivazioni. Lo scontro è davvero inevitabile? Se sì, quali sarebbero le conseguenze?
Mentre i due Paesi si preparano, l’Europa ha un comportamento in bilico tra il diplomatico e il difensivo. Quella europea è una posizione scomoda, con le rappresaglie per le forniture di gas da parte russa - che rappresenta il 40% del fabbisogno europeo - e l’impegni della NATO dall’altra. Bruxelles si dice diplomatica e continua a trattare.
Intanto l’ambasciata americana, quella inglese e quella australiana si svuotano del personale, evacuato per il crescente rischio di invasione russa a Kiev. La Russia ha già ammassato un numero notevole di truppe (100 mila) lungo i confini dell’Ucraina e gli Stati Uniti hanno risposto con poco meno di 10 mila uomini.
Le conseguenza di una guerra tra USA e Russia non sono immaginabili, soprattutto per via dei possibili alleati dell’una e dell’altra fazione. Sicuramente l’economia sa già come rispondere: chiudendo in negativo, come è accaduto ieri alle principali piazze.
Si prepara una guerra tra USA e Russia? Cosa fa l’Europa
Il possibile prossimo conflitto nel mondo sembra essere quello tra Stati Uniti e Russia. Al centro della diatriba c’è l’Ucraina, intensa come Paese libero e che anche l’Europa dice di difendere. Per questo i Paesi della NATO si sono incontrati in una videoconferenza per studiare le future mosse. Joe Biden ne è uscito confortato, tanto da annunciare che sulle decisioni dei leader c’è “totale unanimità”. Si fa però notare che all’invito di Antony Blinken, segretario di Stato americano, l’Europa ha risposto no: non è il caso di ritirare i membri delle ambasciate di Kiev.
Nella crisi in corso tra i due Paesi l’Europa si trova in una situazione scomoda. La crisi energetica si sta facendo sentire, ma la questione militare è forse più imminente. Mentre Washington teme il dispiegamento di forze militari - e per questo si spinge in Europa con l’approvazione della NATO - l’Europa continua a discutere. Si sono già incontrati i ministri dell’Estero per decretare le mosse in caso fallisca l’ipotesi diplomatica. L’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha fatto sapere che l’Europa è pronta a un’azione veloce.
Da parte sua la Russia, tramite le parole del portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, afferma che Stati Uniti ed Europa stanno agendo con isteria e stanno professando bugie sugli avvenimenti. Inoltre è convinto che in questo modo, cioè con questo atteggiamento aggressivo, spingeranno l’Ucraina ad agire nei confronti russi. L’Ucraina nega, ma un’altra possibilità è quella relativa al finto attacco alla Russia da parte russa per dare il via all’invasione.
La guerra USA-Russia sarebbe una guerra mondiale?
Verrà affrontata l’ennesima crisi di Crimea oppure lo scontro si allargherà su più fronti? La domanda da porci è questa, perché al momento, se il confronto diplomatico dovesse fallire, questa rimane l’unica incertezza. Non l’invasione, ma se il conflitto si amplierà ad altri Paesi alleati.
Sappiamo già che i Paesi della NATO risponderanno a una crisi dei confini, per garantire la difesa; diversamente non sappiamo come potrebbe andare con le altre potenze, come la Cina. Potrebbe sfruttare l’occasione di distrazione americana per raggiungere gli obiettivi con Taiwan? Sicuramente questo potrebbe diventare un altro punto caldo.
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