I succhi di frutta sono una delle bevande preferite dai più piccoli, ma scegliere quale sia il migliore non è semplice. Un’indagine rivela quali sono le migliori marche.
I succhi di frutta sono uno di quei prodotti che da sempre accompagnano la merenda dei più piccoli, eppure da molto il mercato era in crisi e soltanto durante il lockdown gli italiani hanno ripreso a consumare, e quindi ad acquistare, queste bevande arrestandone il trend negativo.
Il timore che questi prodotti potessero contenere una quantità eccessiva di zuccheri è stata la causa scatenante del segno negativo sul mercato. Oggi la situazione è differente ma alla base si trova sempre la volontà di trovare il prodotto migliore e con meno zuccheri.
A rispondere a questa esigenza è una nuova inchiesta condotta da Altroconsumo che ha confrontato ben 18 marche di succhi di frutta indicando le migliori e le differenze.
Succhi di frutta: non tutte le bevande sono uguali
A differenza di quanto si possa immaginare, i succhi di frutta sono diversi tra di loro, non solo per gusto e marca, ma per la composizione.
Esistono tre tipologie di bevande, di denominazione diversa, che possono contenere più o meno frutta. Erroneamente molte volte ci si confonde e si finisce per chiamare succo di frutta una bevanda che succo non è.
È il caso quindi di conoscere le differenze tra queste bevande.
- Il succo di frutta. Costituito al 100% da succo, è la bevanda ottenuta dalla spremitura diretta del frutto, oppure dal succo concentrato al quale viene aggiunta l’acqua.
- Il nettare di frutta. La percentuale di frutta varia: per esempio per la banana il minimo è del 25%, per l’albicocca del 40% e per la pera del 50%. Il nettare si ottiene aggiungendo acqua e zucchero (massimo il 20%) al succo; in più può essere aggiunto sciroppo di glucosio, edulcoranti, succo di limone (acido citrico) e altri additivi, ma niente aromi.
- Bevande a base di succo. In questo caso le percentuali scendono ancora di più. Gli ingredienti sono acqua, zucchero, additivi (anche coloranti e conservanti) e aromi. Per la legge è sufficiente che nel prodotto sia contenuto il 12% di frutta.
Succo di frutta: quali sono le migliori marche?
L’indagine di Altroconsumo è stata molto particolareggiata. I succhi di frutta delle 18 marche sono stati analizzati in laboratorio, verificando che fosse presente la quantità di frutta indicata in etichetta. Successivamente è stata calcolata la quantità di zuccheri aggiunti per porzione e in parallelo è stata valutata la qualità del trattamento termico a cui le bevande sono sottoposte.
Solo i primi quattro classificati sono risultati essere di ottima qualità a differenza degli altri.
- 1. Alce Nero con 74 punti su 100. La prima classificata è una marca di riferimento nel mondo del biologico. Il suo nettare di albicocca italiana ha ottenuto il voto più alto e ogni porzione costa 0,82 €.
- 2. Plasmon con 71 su 100. Il nettare di albicocca di Plasmon, brand specializzato per l’alimentazione della prima infanzia, si classifica per secondo con un costo per porzione di 0,68€.
- 3. Bio di Esselunga con 70 su 100. A sorpresa si classifica per terza la marca biologica del supermercato Esselunga. Se la separano solo 4 punti dalla prima classificata, il prezzo è invece dimezzato con soli 0,47€ a porzione.
- 4. Solevita con 65 su 100. Il brand dell’insegna di discount Lidl. Secondo Altroconsumo anche il suo nettare di albicocca merita di essere definito di ottima qualità. Il suo prezzo è decisamente concorrenziale con 0,17€, aggiudicandosi così il titolo di “miglior acquisto” per il rapporto qualità e prezzo.
Tutte le altre marche, posizionatesi sotto i 65 punti, rappresentano per Altroconsumo una qualità media. In questa categoria rientrano a sorpresa 3 tipologie di marche:
- le marche “specialiste” della categoria (come Santal, Yoga e Zuegg);
- le marche private (per esempio Coop, Conad e Carrefour);
- i brand dedicati alla prima infanzia (Mellin).
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Succhi di frutta: come scegliere il migliore?
Per compiere la propria decisione in autonomia ci sono alcuni accorgimenti di cui bisogna tener conto al momento dell’acquisto.
- Controllare la lista degli ingredienti per constatare la composizione della bevanda.
- I nettari di frutta, poi, non sono da bandire ma bisogna consumarli con moderazione, magari alternando il nettare a qualche spremuta fatta in casa o con succhi 100%.
Quest’ultimo consiglio è valido anche per i più piccoli. Esistono infatti nettari destinati specificatamente alla prima infanzia e rispondono alla legge sui prodotti alimentari per questa fascia d’età. Questi nettari possono contenere al massimo il 15% di zuccheri; non possono invece contenere residui di antiparassitari, né additivi, né aromi; in aggiunta però si può trovare la vitamina C.
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