Il valore delle Ipo nei primi tre mesi del 2021 ha già toccato quota 201,1 miliardi di dollari, per un rialzo anno su anno del 525%. I dati di BuyShares.co.nz.
Non conosce battute d’arresto la grande caccia alle Ipo sui mercati finanziari. Dopo il travolgente successo delle matricole del 2020, gli sbarchi in Borsa sono stati premiati anche nei primi tre mesi del nuovo anno: secondo i dati pubblicati da BuySharse.co.nz le offerte pubbliche hanno già raccolto 201,1 miliardi di dollari a livello globale, per un rialzo anno su anno del 525%.
Da considerare, tuttavia, che la comparazione marzo 2020-marzo 2021 viene in parte gonfiata dal tracollo dei listini di dodici mesi fa e dal conseguente rinvio di diverse Ipo.
Ipo, nel 2021 una raccolta da $201,1 miliardi
Nel dettaglio, a fronte di una raccolta globale che ha già sconfinato la soglia dei 200 miliardi, sono ancora gli Stati Uniti a dettare il ritmo con una crescita dei battesimi a Wall Street del 1.169% sullo stesso periodo dello scorso anno, per un valore complessivo di 117,6 miliardi. Ora, poco meno di 30 miliardi separano la raccolta dei primi tre mesi 2021 dai volumi del 2020.
Ma le note più liete arrivano ancora una volta dalla vecchia Europa, che già festeggia il cambio di passo sui listini USA, come si evince dall’analisi dei rialzi degli indici DJ Eurostoxx50 e S&P500, rispettivamente a +25% e +18% negli ultimi sei mesi. In area Ipo la raccolta è solo un quarto di quella USA, ma ha già superato i livelli dello scorso anno: 31,1 miliardi a fine marzo, contro i 28,6 del 2020. Un balzo in avanti del 2.392% che non ha eguali su scala globale.
In termini settoriali, invece, le più premiate al lancio dell’Ipo sono state finora le società finanziarie con una raccolta di 100 miliardi, seguite dai player tech (48), dalle società farmaceutiche (13,2), dai produttori di beni di consumo (6,5) e dalle aziende di trasporti (6,1).
La Ipo di Kuaishou al primo posto
Mettendo sotto la lente le singole società è stata invece la Tik Tok asiatica, Kuaishou, a raggranellare la cifra più alta: sull’Hang Seng il gigante tech del Dragone ha incassato 6,2 miliardi, staccando il colosso sudcoreano dell’e-commerce Coupang (4,5 sul NYSE) e la società di logistica polacca inPost (3,9 su Euronext).
A lato, una pioggia di commissioni fa ricche anche le banche d’affari, in prima linea sul fronte Ipo. 21,1 i miliardi di dollari messi in cassa da Citigroup, mentre Goldman Sachs e Morgan Stanley completano il podio con, rispettivamente, 18,6 e 13 miliardi.
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