Un recente report della CNN fa luce sulla possibilità che il vaccino possa alleviare sensibilmente i sintomi permanenti del covid. L’ipotesi
Il vaccino potrebbe alleviare i sintomi del cosiddetto Long Covid.
Un’ipotesi analizzata da un recente report della CNN, che fa luce su alcuni casi di vaccini somministrati a persone nel pieno di fasi successive al virus caratterizzate da sintomi persistenti e numerosi strascichi, anche molto fastidiosi.
Persone che, in sostanza, hanno avuto e superato il coronavirus ma stanno ancora male, accusando disturbi e segni tipici della malattia anche a tampone negativo.
Effetti a lungo termine frequentemente rilevati dai pazienti ma ancora in fase di studio, rinominati informalmente Long Covid, a sottolineare l’onda lunga del virus nelle settimane e nei mesi successivi alla guarigione.
Ma la testata statunitense ha citato uno studio britannico e raccolto diverse testimonianze - molte delle quali già pubbliche - di persone notevolmente migliorate post-vaccino a distanza in media di due settimane dalla somministrazione.
Il vaccino allevia i sintomi del Long Covid?
Del Long Covid si parla molto e se ne riportano esperienze purtroppo a cadenza quotidiana: il paziente si negativizza e supera la fase acuta della malattia, ma continua ad accusare uno stato che vede persistere molti dei sintomi che caratterizzano il Covid-19.
In particolare, spossatezza, astenia, battito cardiaco irregolare, febbricola, eruzioni cutanee, fotosensibilità, dolori muscolari, mal di testa e spesso anche disturbi gastro-intestinali.
Per settimane, spesso mesi, molte persone sono quindi costrette a fare i conti con condizioni tutt’altro che positive, malgrado siano formalmente sani e abbiano effettuato più tamponi con esito negativo.
Ecco perché lascia sperare il report della CNN, basato in grossa parte su uno studio osservazionale del Regno Unito ancora non sottoposto a peer review.
Quest’ultimo ha provveduto a monitorare lo stato dei pazienti affetti dal cosiddetto Long Covid a vaccinazione ricevuta, confrontandoli con quelli che non ne avevano avuto ancora accesso.
Ebbene, tra il 30 e il 40% dei vaccinati ha riferito di aver visto i sintomi alleviarsi sensibilmente e in alcuni casi persino scomparire, in media a partire dai 14 giorni successivi alla somministrazione della seconda dose.
Malgrado la ridotta portata dello studio - basato appena su 40 pazienti - si tratta di percentuali che lasciano aperte le speranze che il vaccino possa rivelarsi, oltre ad un ostacolo ai contagi, la guarigione al Long Covid.
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