L’imposta sugli intrattenimenti (ISI) è dovuta sulle attività ludiche e di intrattenimento previste nella tariffa allegata al dpr 640/1972. Ecco i casi di applicazione e quanto si paga.
L’imposta sugli intrattenimenti (ISI) 2016 è regolata dal D. Lgs. 60/1999 e ha sostituito, a partire dal 2000, la precedente imposta sugli spettacoli. Si tratta di un’imposta che colpisce i ricavi derivanti da alcune attività del settore dello spettacolo, degli intrattenimenti e dei giochi.
Imposta sugli intrattenimenti (ISI) 2015: differenza tra intrattenimento e spettacolo
In materia di imposta sugli intrattenimenti (ISI) 2016 occorre innanzitutto prestare grande attenzione alla differenza tra intrattenimento e spettacolo.
Secondo quanto chiarito dalla circolare ministeriale n. 165/E del 07.09.2000:
- l’intrattenimento comprende le attività che presentano un prevalente aspetto ludico e di puro divertimento e implica la partecipazione attiva all’evento;
- lo spettacolo, invece, è caratterizzato dalla partecipazione prevalentemente passiva dello spettatore all’evento rappresentato, che assume anche una connotazione culturale.
Imposta sugli intrattenimenti (ISI) 2016: quali sono le attività soggette
In materia di imposta sugli intrattenimenti (ISI) 2016 occorre poi verificare quali attività siano assoggettate a tale imposizione.
A questo proposito, occorre fare riferimento alla tariffa allegata al D.P.R. 640/1972 ovvero alle seguenti attività:
- esecuzioni musicali di qualsiasi genere (esclusi i concerti vocali e strumentali) e trattenimenti danzanti anche in discoteche e sale da ballo quando l’esecuzione di musica dal vivo è di durata inferiore al 50% dell’orario complessivo di apertura al pubblico dell’esercizio;
- utilizzazione dei bigliardi, degli elettrogrammofoni, dei bigliardini e di qualsiasi tipo di apparecchio e congegno a gettone, a moneta o scheda, da divertimento o trattenimento, anche se automatico o luoghi pubblici o aperti al pubblico sia in circoli che in associazioni di qualunque specie; utilizzazione ludica di strumenti multimediali; gioco del bowling; noleggio go-kart;
- ingresso nelle sale da gioco o nei luoghi specificatamente riservati all’esercizio delle scommesse;
- esercizio del gioco nella case da gioco e negli altri luoghi a ciò destinati.
Imposta sugli intrattenimenti (ISI) 2016: come si calcola?
La base imponibile dell’Imposta sugli intrattenimenti (ISI) 2016 è data dalla somma dei seguenti elementi:
- importo dei singoli titoli di accesso venduti al pubblico per l’ingresso o l’occupazione del posto;
- aumenti apportati ai prezzi delle consumazioni o servizi offerti al pubblico ( es. guardaroba);
- corrispettivi delle cessioni e della prestazioni di servizi accessori, obbligatoriamente imposte;
- ammontare degli abbonamenti, dei proventi derivanti da sponsorizzazioni e cessione dei diritti radiotelevisivi, dei contributi da chiunque erogati.
Alla base imponibile così determinata occorrerà poi applicare l’aliquota di riferimento prevista per la tipologia di intrattenimento considerata (vedi tariffa allegata al D.P.R. 640/1972 e normativa di cui al D. Lgs. 60/1999. Per esempio, in caso di utilizzo dei bigliardi, degli elettrogrammofoni dei bigliardini e dei calcio balilla l’aliquota prevista è pari all’8%.
Imposta sugli intrattenimenti (ISI) 2016: è dovuta anche dalle associazioni?
L’imposta sugli intrattenimenti (ISI) 2016 non è dovuta dall’associazione culturale, sportiva o comunque non profit che utilizza determinati strumenti e apparecchi nell’ambito delle attività istituzionali svolte nei confronti dei soci.
Se, invece, l’utilizzo degli apparecchi è continuativo, rivolto alla generalità degli utenti e finalizzato ad ottenere un guadagno l’associazione in questione deve versare l’ISI (oltre a dover essere titolare di partita IVA per effetto dello svolgimento di attività commerciale, ancorché non esclusiva).
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