Suona l’allarme sulla ripresa economica tedesca: la fiducia precipita a livelli che non si registravano dai tempi della prima pandemia. La Germania - e l’Europa - sempre più in affanno.
Effetto guerra sulla fiducia in Germania: la confidenza nella ripresa economica della potenza europea è affondata al livello più basso da quando è scoppiata la pandemia, mentre gli investitori sono preoccupati per le ricadute dell’invasione russa dell’Ucraina.
Stretta tra un conflitto dagli esiti assai incerti, dal caro energia e dalle sanzioni contro Mosca che stanno ridisegnando finanza e commercio, la locomotiva d’Europa suona l’allarme.
In Germania la fiducia crolla, diffondendo segnali non buoni per tutto il continente.
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I dati hanno palesato il momento difficile tedesco:
l’indice delle aspettative dell’istituto ZEW è crollato a -39,3 a marzo da 54,3 del mese precedente, mentre è peggiorata anche la misurazione delle condizioni attuali.
“La guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia stanno smorzando in modo significativo le prospettive economiche per la Germania”, ha dichiarato martedì il presidente della ZEW Achim Wambach. La recessione, in questo contesto, è sempre più probabile.
Il conflitto non ha fatto altro che spingere ancora più in alto i prezzi energetici, accelerando l’inflazione e minacciando la frenata dei consumi, con conseguente arresto della ripresa dalla pandemia.
I dati della Germania hanno evidenziato che il calo bruco della fiducia si accompagna ad aspettative maggiori sull’aumento dei prezzi. All’orizzonte c’è la stagflazione secondo Wambach.
Cercando di alleviare la situazione, lunedì il ministro delle finanze tedesco Christian Lindner ha sostenuto una proposta per allentare l’onere dell’aumento dei costi della benzina attraverso uno sconto temporaneo.
Ma le minacce di estendere le sanzioni alla Russia mentre continua la sua offensiva stanno sollevando interrogativi sulla sicurezza delle forniture di petrolio e gas, con la Germania che cerca di ridurre rapidamente la sua dipendenza da tali importazioni.
La graduale ripresa dell’Europa dalla pandemia sarà influenzata negativamente dal conflitto in Ucraina ed è essenziale che le politiche economiche rispondano in modo decisivo alle ricadute, ha affermato martedì il membro del Consiglio direttivo della BCE Pablo Hernandez De Cos.
Non solo la guerra offusca il sentiment. ll virus è un motivo di preoccupazione ancora presente: i casi hanno raggiunto livelli record questa settimana dopo essere aumentati costantemente dall’inizio di marzo, in Europa e anche in Germania.
Lo Stato tedesco ha iniziato ad allentare le restrizioni relative alla pandemia a metà febbraio dopo il picco precedente e la maggior parte dei cordoli rimanenti scadrà domenica.
Il ministro della Salute Karl Lauterbach ha descritto una situazione critica, in cui le persone credono che l’emergenza Civid sia finita ma non è così.
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