La formazione la fanno le persone. Quali sono le skill e i percorsi formativi consigliati per chi vuole gestire l’innovazione in azienda?
Se cerchiamo la definizione di innovazione, dal dizionario Treccani scopriremo che altro non è che “l’atto, l’opera di innovare, cioè di introdurre nuovi sistemi, nuovi ordinamenti, nuovi metodi di produzione e simili” e quindi, “in senso concreto, ogni novità, mutamento, trasformazione che modifichi radicalmente o provochi comunque un efficace svecchiamento in un ordinamento politico o sociale, in un metodo di produzione, in una tecnica, ecc.”
Va da sé, dunque, che si può fare innovazione in ogni settore, ogni volta che si va a intervenire nello stesso con un’attività in grado di trasformare e svecchiare radicalmente lo stesso in maniera efficace. L’ innovazione, quindi, non può rimandare per definizione alla tecnologia: un binomio che invece oggi spesso viene adottato come assunto di partenza.
In realtà, come per molti processi aziendali, anche per l’innovazione il fattore chiave è nelle persone. Per portare davvero innovazione in azienda c’è bisogno di figure che siano in grado di pensare fuori dagli schemi portando questo tipo di trasformazioni e di idee radicalmente nuove all’interno delle organizzazioni: in ogni settore, in ogni funzione aziendale, in ogni team di lavoro.
Per fare questo, le aziende stanno iniziando a inserire in organico figure trasversali come gli Innovation Manager, profili specializzati nel ripensare gli assetti aziendali in essere andandoli a trasformare in ottica di novità ed efficienza: dalla strategia di marketing, alla comunicazione, dal business all’organizzazione delle risorse e all’approccio al lavoro, l’Innovation Manager si pone come un facilitatore al quale dovrà essere conferito sufficiente margine di manovra per cambiare davvero e in meglio.
Spesso, tuttavia, si rischia di fare un investimento alto per attrarre e inserire figure specializzate in questo campo, senza tuttavia dare loro un’effettiva possibilità di risultare incisive all’interno del business e dell’organizzazione. Per creare innovazione all’interno delle aziende, infatti, è anche necessario implementare un tessuto fertile in grado di accogliere il cambiamento e in cui, quindi, figure come l’Innovation Manager possano inserirsi portando effettive novità. Questo risultato richiede di agire lungo una duplice traiettoria: da un lato, bisogna sviluppare una cultura innovativa in grado di accogliere non il cambiamento e d’integrare e includere figure professionali meno tradizionali come quella dell’Innovation Manager; dall’altro, è necessario garantire supporto alle figure senior, creando un team di risorse con mindset e competenze giuste per fare innovazione, ovvero un team di Innovation Specialist.
Questi altri non sono che gli Innovation Manager di domani e sono figure chiave per offrire supporto e confronto all’Innovation Manager o a chi de facto ricopre il ruolo in azienda.
Ma quali sono le competenze da ricercare in fase di recruiting per capire se un giovane talento ha la stoffa dell’Innovation Specialist? O piuttosto, quali sono le competenze da sviluppare internamente per riconvertire alcuni profili in Innovation Specialist in un’ottica di reskilling?
Formazione per futuri Innovation Manager: su cosa puntare
L’Innovation Specialist è una figura trasversale appassionata di tecnologia e trend emergenti, in grado di cogliere in anticipo i segnali di evoluzione in un settore. Nella sua attività quotidiana, infatti, questo individua e propone le migliori soluzioni per affrontare nuove sfide, a supporto di figure senior quali Innovation Manager o altri facilitatori aziendali per innescare il cambiamento in ogni team; stimola la creatività dei colleghi promuovendo hackathon e challenge interne o laboratori di idee; applica le decisioni del management in chiave innovativa e segue attività di scouting di soluzioni innovative.
Ma quali competenze delineano l’identikit del perfetto Innovation Specialist?
- visionary approach (approccio visionario): la capacità di proiettarsi verso scenari futuristici è chiave per anticipare i trend di mercato;
- creativity, originality and initiative (creatività, originalità ed iniziativa): l’abilità nel pensare fuori dagli schemi e la proattività nel farlo, in ogni ambito,sono fondamentali per il cambiamento;
- Tech mindset (mentalità tecnologica e digitale): l’approccio digitale è fondamentale in un mondo ormai pensato sulla base delle tecnologie, in tutti i settori;
- Critical thinking and analysis (pensiero critico e analitico): la capacità di pensare in maniera critica verso lo status quo, unita a quella di analizzare punti di forza e punti deboli dei ragionamenti, permette di approcciarsi a una metodologia di creazione continua di nuove idee - dove quelle meno convincenti vengono subito scartate per far spazio a nuove e migliori idee e dove l’assunzione del rischio ragionato fa da padrona;
- Active learning (apprendimento continuo): dato che tutto ormai cambia così velocemente, il mindset di curiosità e proattività nell’approfondire costantemente e continuamente la propria conoscenza diventa chiave;
- Troubleshooting (annientatore di problemi): per stimolare una cultura innovativa tendente al proliferare delle idee, diventa fondamentale ormai non solo saper risolvere i problemi (problem solving) ma anche saperli annientare alla base, fino a riuscire a prevenirli;
- Adaptability (adattabilità): dato che il mondo intorno a noi è in continuo cambiamento, la capacità di sapersi adattare ai diversi sviluppi e alle diverse situazioni che si vengono a creare permette di garantire una maggiore resilienza del business e delle risorse che compongono l’organizzazione.
A oggi alcune realtà attente ai trend di settore hanno ormai creato percorsi specializzati volti a trasmettere competenze specifiche del settore dell’innovazione ai giovani talenti appassionati di questo ambito (fino a desiderare di farne una professione).
Seedble ha ad esempio lanciato l’Innovators Factory, un percorso giunto ormai alla sua seconda edizione volto a selezionare i migliori talenti nel campo del Digital & Innovation e proiettarli nel mondo del lavoro grazie alle partnership stipulate con aziende aderenti all’iniziativa, in cui i partecipanti sono chiamati a confrontarsi con il mondo dell’innovazione tramite project work pratici.
Dato che tutte le aziende si stanno dirigendo verso il mondo dell’innovazione, strutturare percorsi adeguati o aderire a percorsi già in essere diventa fondamentale per costruire un’azienda in grado di adattarsi ai cambiamenti, cavalcare i trend e diventare leader nel settore di riferimento grazie all’attraction verso i talenti esterni.
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