In attesa che la situazione dell’Ex Ilva si sblocchi, un istituto bancario italiano ha deciso di sospendere, per chi ne farà richiesta, le rate di mutui e prestiti.
Nel giorno in cui è iniziata l’agitazione negli stabilimenti ex-Ilva, che durerà 24 ore, e in attesa dell’arrivo del premier Giuseppe Conte a Taranto, dal comparto bancario italiano arrivano segnali di vicinanza alla città pugliese.
La misura, riporta la nota dell’istituto di credito, “si rivolge appunto a quelle situazioni di difficoltà che sono specificatamente derivanti dalla difficile situazione dell’azienda”.
Ex Ilva: rate sospese per un anno
Raccogliendo la proposta della FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani), Intesa Sanpaolo, per supportare i dipendenti della società ex Ilva, ha deciso di dare la possibilità a coloro che tra i lavoratori del gruppo e dei fornitori sono suoi clienti, di sospendere le rate di mutui e prestiti personali per un periodo fino a 12 mesi.
La domanda di sospensione, rileva la banca, andrà presentata dai dipendenti interessati presso la propria filiale Intesa Sanpaolo.
Ex Ilva: Intesa Sanpaolo, vicinanza in un momento difficile
“Intesa Sanpaolo vuole dimostrare la propria vicinanza ai dipendenti ex Ilva e delle aziende fornitrici e alle loro famiglie in questo momento di seria difficoltà”, ha detto Carlo Messina, consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo.
“Abbiamo ritenuto –prosegue il manager - che la sospensione di mutui e prestiti fosse un intervento di concreto sostegno per le persone e le comunità locali nell’attuale situazione. L’attenzione alle dinamiche e alle esigenze sociali dei territori è per noi uno dei capisaldi del nostro modo di fare banca”.
Ex Ilva: FABI, è una calamità sociale
Lando Maria Sileoni, segretario generale della FABI, ha definito la crisi dell’acciaieria di Taranto “una calamità sociale”.
“Siamo al fianco di tutti i dipendenti del gruppo e dell’indotto. Gli istituti imitino iniziative già intraprese con sensibilità e successo in passato”.
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