Nuovo allarme lanciato dall’intelligence statunitense per i rientri in Occidente dall’Afghanistan: possibile rischio di attentati kamikaze presso l’aeroporto di Kabul.
È alto il rischio di attacchi terroristici dell’ISIS nei prossimi giorni presso l’aeroporto di Kabul. Se negli ultimi giorni l’intelligence statunitense aveva confermato la presenza d’infiltrazioni jihadiste dello Stato Islamico e di Al Qaida in Afghanistan, adesso lancia l’allarme di possibili attentati kamikaze presso l’aeroporto della Capitale.
Il pericolo che cellule terroristiche possano infiltrarsi nel luogo dove si stanno svolgendo operazioni di evacuazione, da parte dei Paesi esteri, è concreto e a riferirlo sono le intelligence di USA, Gran Bretagna e Germania.
Sul territorio afghano sarebbe infatti attiva una costola dell’ISIS, la ‘Provincia del Khorasan’, antica regione persiana, che in parte costituisce l’odierno Afghanistan, nata anni fa per competere con le frange asiatiche di Al Qaida.
Rischio di attentati terroristici dell’ISIS all’aeroporto di Kabul
Secondo l’intelligence americana l’ISIS-K (Khorasan), una frangia dello Stato Islamico nemica dei talebani, vorrebbe compiere un attentato all’aeroporto di Kabul; un pericolo che non rimane fermo alle ipotesi ma è quanto più concreto.
Stando a quanto riportato dalle forze antiterroristiche, la frangia afghana dell’ISIS non solo ha tutti i mezzi e le capacità per compiere gli attentati ma starebbe anche pianificando attacchi multipli in tutto il Paese.
Inoltre, sono centinaia i membri dell‘ISIS-K che potrebbero essere scappati dalle carceri di Bagram e Pul-e-Charkhi, cadute in mano ai talebani durante la presa della capitale. A peggiorare la situazione è la presenza nella cellula di “un piccolo numero di veterani jihadisti dalla Siria e altri foreign fighters“ confermata dai dirigenti dell’intelligence statunitense.
Cresce la tensione nel Paese e specialmente all’aeroporto. Si temono in particolare attacchi kamikaze contro i militari e civili ancora fermi. Questo costituisce una zona franca che gli afghani tentano disperatamente di raggiungere, superando i posti di blocco talebani, per cercare una possibile via di fuga dal loro Paese.
I talebani bloccano gli accesi all’aeroporto di Kabul
In migliaia sono gli afghani che tentano di fuggire dalla Capitale e dal regime talebano, e per questo davanti a possibili attentati terroristici non retrocedono. L’aeroporto è davvero l’unico luogo dove poter provare a cercare una via di fuga.
È proprio per impedire l’espatrio dei civili afghani che i talebani hanno istituito un posto di blocco a 5 km dall’ingresso nord e da quello orientale dell’aeroporto di Kabul. È qui che negli ultimi giorni si è radunata la maggior parte della popolazione.
I talebani, come documentato da Al Jazeera, non permettono e non permetteranno a nessuno di passare se non dimostrano prima di avere un visto, un passaporto o un invito dagli Stati Uniti (o da un qualsiasi altro paese della NATO) e se non sono disposti a pagare un compenso.
Tangenti pagate ai talebani per scappare dall’Afghanistan: quanto costano?
Sono in migliaia i civili afghani che vorrebbero fuggire dal paese: questi non solo rischiano la propria vita per la minaccia dell’ISIS ma sono anche costretti a pagare un compenso in denaro ai talebani.
A raccontare quest’altra dura realtà è stata Simona Cataldi del Cisda (Coordinamento italiano di sostegno alle donne afghane) la quale ha seguito i trasferimenti dei civili in stretto contatto con l’Unità di crisi della Farnesina.
Gli afghani per accedere all’aeroporto sono infatti costretti a pagare una tangente di 1.500-2.000 dollari. In questo modo i talebani consentono i corridoi umanitari ma solo alle loro condizioni.
In situazioni come queste, dove le evacuazioni sono frenetiche e la stabilità del Paese è a rischio, accade spesso che tra posti di blocco e check point le persone per poter fuggire sono costrette a pagare una tangente.
È proprio per questo che l’aeroporto, nonostante sia la meta per una possibile salvezza, rischia di rivelarsi un luogo insicuro. La caoticità e l’elevato numero di persone che si accalcano ai cancelli rendono l’aeroporto uno punto nevralgico per gli attentati dell’ISIS.
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