L’estremismo islamico si alimenta grazie al caos geopolitico: contro i russi combattono non solo mercenari ma anche ex miliziani dell’Isis.
Nella narrazione del Cremlino, l’Ucraina è legata direttamente o indirettamente all’attentato terroristico del Crocus City Hall di Mosca, il cui bilancio è 139 vittime tra cui tre bambini, oltre a 180 feriti. La responsabilità della strage di Mosca è attribuita - anche dall’intelligence Usa - al ramo afghano dell’ISIL, noto anche come Stato Islamico nella Provincia di Khorasan, ISKP (ISIS-K), operante in Pakistan, Afghanistan, Iran e Tagikistan.
L’organizzazione terroristica prende il suo nome da un antico califfato della regione che un tempo comprendeva aree dell’Afghanistan, dell’Iran, del Pakistan e del Turkmenistan: sui canali social legati al gruppo islamista - nato nell’Afghanistan orientale alla fine del 2014 e formato da ex miliziani talebani che hanno giurato fedeltà al defunto leader dell’ISIL, Abu Bakr al-Baghdadi - l’attentato terroristico è stato celebrato. È il segnale, secondo gli esperti, di come l’ex Stato Islamico si sia ripreso dopo essere stato sconfitto in Siria e in Iraq, e di come l’Afghanistan sia terreno fertile per l’estremismo jihadista.
Cosa c’entra l’Ucraina con l’estremismo islamico?
[...]Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA